Il diritto che si apre al dialogo con gli altri saperi per garantire al giurista una formazione più ampia e quindi più adatta allo svolgimento delle diverse professioni forensi in una società in continuo divenire. È questo l’obiettivo del ciclo di incontri “Il diritto aperto: incontro tra saperi” ideato dalla Facoltà di Giurisprudenza e dalla Scuola di Specializzazione per le professioni legali dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura ed in particolare con la struttura territoriale per la formazione dei magistrati del distretto della Corte di Appello di Napoli.
“Diversamente rispetto al passato, quando la sua formazione restava rigorosamente confinata nella sfera tecnico-giuridica, il giurista che voglia essere oggi all’altezza dei propri compiti deve attingere ai più diversi campi disciplinari: dalla psichiatria, all’ingegneria, all’economia, alle neuroscienze, all’arte, alla storia, alla letteratura e non solo”. Così Mariavaleria del Tufo, Pro Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa e direttore scientifico del ciclo “Diritto aperto” spiega la ratio dell’iniziativa sottolineando come “sia compito proprio dell’Università, quale prima sede di formazione giuridica, ispirarsi all’ideale del diritto aperto, alimentando il dialogo tra giuristi e cultori degli altri saperi”.
Il primo ciclo di incontri di questa nuova rassegna sarà dedicato al tema de “Le nuove frontiere dei rapporti tra diritto e scienza” e proseguirà fino al 5 Dicembre (programma completo degli incontri su www.unisob.na.it/eventi).
Dopo l’incontro di anteprima dedicato ad una riflessione sulla genesi e sulle responsabilità delle patologie oncologiche nella Terra dei fuochi la prima edizione de “Il diritto aperto” prenderà il via domani alle ore 14.30 presso il Convento di Santa Lucia al Monte (Corso Vittorio Emanuele 334) sede della Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola, l’unica nel Mezzogiorno con accesso a numero programmato.
Sul tema del primo appuntamento “La nuova disciplina della responsabilità sanitaria” si confronteranno Rocco Blaiotta, presidente della IV Sezione penale della Corte di Cassazione, Bruno Della Pietra, professore associato di Medicina legale all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Adolfo Scalfati, professore ordinario di Diritto processuale penale all’Università di Roma Tor Vergata e Francesco Todisco, presidente di Sezione del Tribunale di Torre Annunziata.
“L’uso delle neuroscienze nella prova degli stati mentali: quali limiti?” (lunedì 6 Novembre Sala Arengario del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli), “L’esame del DNA: prova schiacciante o evidenza indiziaria?” (martedì 21 Novembre – Sala Arengario del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli) e “L’esame psichiatrico: unità o pluralità di paradigmi?” (martedì 5 Dicembre – Convento di Santa Lucia al Monte) saranno i temi di discussione dei successivi appuntamenti.
Proprio per l’interdisciplinarietà dei temi sviluppati tutti gli incontri della rassegna hanno ricevuto il riconoscimento e l’attribuzione dei crediti formativi di aggiornamento professionale sia dall’Ordine Medici di Napoli e Provincia sia dall’Ordine degli Avvocati di Napoli.
“La problematicità del rapporto tra il diritto e la scienza – spiega il magistrato Gaetano Carlizzi, condirettore scientifico della rassegna – è evidente soprattutto in ambito giudiziario, dove le parti del processo, di fronte all’impossibilità di padroneggiare i diversi saperi scientifici e consapevoli di non poter esclusivamente contare sui relativi esperti, devono ormai confrontarsi con loro per garantire la piena corrispondenza tra valutazioni specialistiche e principi giuridici. Un autentico confronto, tuttavia, presuppone un codice comunicativo condiviso, fatto non solo di nozioni e di categorie, ma anche di logiche intellegibili da tutti e contribuire alla sua promozione costituisce l’obiettivo principale di questo primo ciclo di incontri dedicato al diritto aperto”.