Sergio Mattarella ha firmato la legge elettorale, Il Rosatellum bis. Il provvedimento contiene anche la delega al governo per la definizione dei collegi uninominali e plurinominali.
Per il presidente della Repubblica dunque la riforma non presenta alcun profilo di illegittimità costituzionale. Il presidente del Senato Pietro Grasso si è però polemicamente dimesso dal gruppo del Pd subito dopo l’approvazione, non condividendo la legge né nel metodo della fiducia né nel merito. Un gesto clamoroso da parte della seconda carica dello Stato che, secondo i grillini, avrebbe dovuto spingere Mattarella a rispedire indietro il Rosatellum. Dopo la promulgazione, e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, il Rosatellum bis entrerà in vigore. Quindi nel marzo prossimo, andremo a votare con questo nuovo meccanismo, un mix con un terzo di maggioritario e due terzi di proporzionale. Resta aperta la strada del ricorso alla Corte costituzionale, alla quale i grillini si appigliano. Ma un verdetto della Consulta potrebbe arrivare soltanto quando le nuove Camere saranno già da un pezzo insediate.