Jorit ha completato il suo murales, in quel di Gragnano, regno dei pastifici di un tempo, dove quella che chiamano “la stella dello street art” ha omaggiato nella sua arte. Il suo pseudonima è Agoch. Nato a Napoli da padre italiano e madre olandese, Jorit dipinge con il volto coperto, ma i suoi ritratti sono ben riconoscibili.Protagonista della sua ultima opera è Totò immortalato nella storica scena di “Miseria e Nobiltà” mentre mangia gli spaghetti con le mani. Il muro prescelto si trova in vico Zuccariello, una traversa di Via Nuova San Leone, la strada che porta a Piazza Marconi, alias Piazza San Leone. L’idea nasce da Gragnano Hub, lista di giovani che alle ultime amministrative ha raccolto il maggior numero di preferenze mentre l’opera è stata finanziata grazie ad raccolta fondi a fronte dell’evento “Wine Pasta Swing” organizzato a luglio scorso da Gragnano Hub in partnership con il “Consorzio Gragnano Città della Pasta IGP”. Vediamo Totò che è colto nel momento del caotico e buffo assalto agli spaghetti. Proprio la pasta è, insieme al Principe della risata, la protagonista del murales. Scopo dell’opera è infatti quello di rappresentare la miscela tra Gragnano e la pasta, simbolo appunto della città e che la rende famosa in tutto il mondo. Quest’opera si appresta a divenire anche essa il simbolo della napoletanità, della cose buone di Napoli e dei napoletani, delle tradizioni che rendono unica la terra . Una Napoli che rinasce anche attraverso gli occhi di Jorit che lavora a viso coperto, senza frasi vedere da nessuno, un pò come è stata la città partenopea in tutti questi anni. Coperta.