La poetessa Elena Nemes Ciornei, ci introduce nei canali sterminati dell’amore, in cui siamo tutti uguali e abbiamo tutti dei “Pensieri Proibiti” di cui cibarci: libro di poesie in uscita il prossimo 17 novembre , in continuità con il primo libro della poetessa “Pensieri sparsi”. La prefazione del libro è curata da Samuele Ciambriello, docente di “Teorie e Tecniche della comunicazione” presso l’ Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Garante dei detenuti della Regione Campania, già Presidente del Corecom Campania e componente del Comitato Nazionale TV e minori, che racconta come l’amore sia l’assoluta grandezza e dominio del bene e della felicità, in un’ epoca in cui l’iper-comunicazione e l’iper-consumo, i social e la frenesia della vita marciscono il senso e la grande bellezza dell’amore, che viene raccontato come un “fatto di seduzione e desiderio”. L’ amore ci mette tutti sullo stesso piano, perché abbiamo tutti paura di questo sentimento, a tratti indescrivibile, ma di cui nessuno al mondo può fare a meno di avere nel cuore. Ogni poesia di “Pensieri Proibiti” va ascoltata nel profondo, nelle sue radici, perché l’amore è in ogni cosa, in tutto ciò che ci circonda e che gonfia il mondo.
La Ciornei, allarga le maglie delle parole e fa dell’altra persona la ragione della propria esistenza, il fulcro intorno al quale gira la propria esistenza. Nella poesia “Persone speciali”, la poetessa racconta delle persone che segnano la vita, la rendono indelebile, le persone speciali sono la famiglia, gli amici, i figli, la persona che amiamo che ci fa vedere il colore del mare e il profumo del vento, che entra nella carne e penetra nelle ossa, e non ne esci più. Dall’amore non si esce più. Mentre, nell’altra poesia dal titolo “Primavera”, la Ciornei parla di quello che è stata la sua vita, la sua infanzia in Romania dove ha vissuto, prima di trasferirsi in Italia dove vive da 26 anni, e in cui vivere era uno splendore, fuori tutto era primavera, i colori, i suoni, gli alberi, il cielo, le margherite i giacinti, i profumi della bella stagione alle porte che inebriavano la vita, l’incanto della vita a primavera che spazza sempre via il dolore. E l’amore diventa l’unica motivazione che ci spinge a vivere, ne “ La motivazione” , la poetessa vede nell’altra persona il motivo per il quale vivere e lottare insieme, per il quale sentirsi bella ed intrisa della primavera che tutti cercano nell’amore, vedere negli abbracci il senso dell’esistenza, ed essere appagati. Quest’ultima poesia , richiama un’altra poesia ad essa collegata: “ Volere è potere? ” che emana un interrogativo esistenziale, nel quale si vuole proteggere l’amato da ogni forma di violenza, da ogni dolore, da ogni lacrima, volere insomma che nessuno gli facesse del male, essendo ben consci che questo tipo di volere non equivale a nessun potere, perché gli altri trovano sempre il modo di ferirci, di farci sanguinare. Le parole semplici della poetessa si avviano alla conclusione nell’ultima poesia dal titolo, più bello: “ La Favola”, che racconta il momento dell’innamoramento, in un giorno bello di sole in cui si prende la bici e si va accanto ad un ruscello, ma poteva essere qualsiasi luogo del mondo in cui il resto non conta, il resto si dimentica. Conta il primo bacio, l’inizio di tutto il mondo. Stefano Righi, del “Corriere della Sera” parla di questa raccolta di poesie così:” la porta che questo libro apre è quella dell’intimità della percezione. Quella che Elena Nemes Ciornei compie in questo suo viaggio poetico è proprio un’operazione di sdoganatura del proprio sentire più profondo, che ci viene offerto con sincerità e totale trasparenza. Senza filtro“. La stessa autrice, sarà presente alla presentazione della raccolta di poesie che si terrà il giorno 17 novembre, alle ore 17, presso le Terme di Telese, insieme al docente Samuele Ciambriello (autore della prefazione al libro) e il sindaco di Telese .
