Un risarcimento di 100mila euro. Tanto ha chiesto il boss Michele Zagaria come risarcimento per i danni alla sua immagine causati dalla fiction «Sotto copertura 2 – La cattura di Zagaria», andata in onda su Rai1. I suoi legali — in particolare l’avvocato Barbara Lettieri, dello studio legale Sartoris Lettieri di Cuneo che assiste l’ex boss del clan dei Casalesi, detenuto in regime di carcere duro nel carcere di Milano-Opera — hanno fatto hanno fatto presente che la somma andrebbe interamente devoluta in beneficienza.
La fiction è andata in onda per quattro lunedì su Rai1, con risultati definiti dal direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta «eccellenti». Ha dichiarato: «Fermo restando il dato di ascolto — sempre importante e che in questo caso è stato eccellente, con una media di 5 milioni di spettatori e di share al 20% —, Sotto copertura: La cattura di Zagaria è una operazione editoriale importante, di grande valore per il servizio pubblico». La serie, infatti, ha preso ispirazione dalla realtà di fatti e persone, ma ha ricordato «la quotidianità dell’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità organizzata e per la tutela della convivenza, sia sul versante di chi guida e coordina quelle attività, sia di chi opera ogni giorno nella fedeltà anonima alla propria missione».
Tra finzione e realtà
La serie, in cui il boss è stato interpretato da Alessandro Preziosi, è arrivata al suo culmine, come ha ribadito Andreatta, «nel montaggio finale delle immagini della vera cattura di Zagaria da parte della Polizia. Credo sia importante sottolineare come la forza della narrazione televisiva e i valori di una società possano reciprocamente, e felicemente, alimentarsi».