Oggi, direttamente dall’alto commissario per i diritti umani dell’Onu, Zeid Raad al Hussein, arriva un duro attacco alla politica europea ed italiana sui diritti umani dei migranti in Libia. Zeid Raad al-Hussein ha definito “disumana” la collaborazione tra Unione europea e la Libia per la gestione dei flussi migratori dall’Africa.
Forti dichiarazioni le sue, emanate attraverso una nota che così recita : “La politica dell’Unione Europea di assistere la guardia costiera libica nell’intercettare e respingere i migranti nel mediterraneo è disumana”.”La sofferenza dei migranti detenuti in Libia è un oltraggio alla coscienza dell’umanità”.
Questo non è il primo attacco dell’Onu rivolto alle situazioni inaccettabili che i migranti vivono e soffrono , venendo trattenuti nel Paese nordafricano, infatti dopo la denuncia di Medici senza frontiere sulle condizioni in cui sono costretti i migranti in Libia, nuove critiche alla politica messa in atto dall’Italia e avallata dall’Ue , per fermare i flussi arrivano adesso anche dalla Nazioni unite. E svelano ancora una volta tutta l’ipocrisia con cui l’Europa da anni gestisce l’emergenza migranti, annunciando di combattere i trafficanti di uomini ma in realtà mettendo in atto solo politiche di contrasto a quanti fuggono da guerre e miseria.
“L’Ue, e l’Italia in particolare, – continua al Hussein – sono impegnate a sostenere la Guardia costiera libica, una Guardia costiera che ha sparato a barche di Ong che provano a salvare migranti a rischio di annegare, con il risultato che adesso le Ong devono operare ancora più lontano”. L’alto commissario , punta il dito in particolar modo verso la politica voluta dal Ministro degli interni Minniti, poiché rischia di trasformarsi in un simbolo di schizofrenia con cui il governo gestisce l’emergenza dei migranti.
Minniti ha annunciato di voler incontrare le organizzazioni umanitarie la prossima settimana. “Sarebbe molto bello se ogni Ong italiana potesse adottarne una libica. La mia ambizione sarebbe quella di arrivare a costruire una rete di giovani libici impegnati per il rispetto dei diritti umani nel loro Paese”, ha spiegato Minniti.
Ma per al-Hussein tutto questo è inaccettabile e boccia la decisione dell’Europa di riconsegnare i migranti nelle mani libiche : “bisogna riportare le persone in centri di detenzione in cui vengono trattenute arbitrariamente e torturate ? E’ una chiara violazione del principio di non respingimento previsto dal diritto internazionale».