A Torino,al teatro Carignano, voglio ricordare, tre anni fa, si consumò “il Processo al liceo classico”.Per il pubblico ministero Andrea Ichino il liceo classico “è ingannevole,iniquo e causa del ritardo italiano nella mobilità sociale.” Accuse a cui rispose il semiologo e scrittore Umberto Eco:”senza cultura umanista perdiamo la memoria e viviamo concentrati sul presente.Con le conseguenze che sappiamo.”
Il processo,presieduto con equanime maestria da Armando Spataro,procuratore della Repubblica di Torino si è risolto con l’assoluzione piena dell’imputato, perchè “il fatto non sussiste.” Partita chiusa?
No,perchè il Liceo,anche lo Scientifico dovrebbe essere riformato al più presto per rispondere alle grida di dolore e di richiamo al cambiamento di insegnanti e studenti. Chi sceglie il Classico lo fa per avere strumenti migliori,per avere una cultura umanistica,essere educato alla cultura della creatività,al senso della democrazia e della partecipazione. “Gli studi classici producono cittadini pericolosi” scriveva Tocqueville.
Chi conosce bene la storia è un sovversivo per il governo in carica,erano le preoccupazioni degli imperatori nella Cina,prima e dopo Cristo. Insomma al di là delle lingue “morte del latino e del greco” la posta in gioco è il sapere storicoe filosofico. I giovani “imbevuti” di studi classici preparano meglio la rivoluzione sociale,quelli dello scientifico reagiscono meglio alla crisi economica.
Negli altri paesi europei non è così,in Francia e Germania il liceo classico è abolito. Ma forse oltre che a difendere “il Classico” occorre introdurre per tutti i cinque anni almeno una lingua straniera,la storia dell’arte e lasciare la possibilità agli studenti di scegliere, un pò alla volta, quali corsi e materie frequentare.Non un menù scolastico fisso,ma “à la carte”.
Qualcuno propone l’abolizione del liceo scientifico e la nascita di un’unica scuola,umanistica e scientifica.
Per la cronaca ,la sentenza dell’assoluzione del Liceo classico è arrivata dopo un’ora.
Le riforme della scuola, malgrado le esperienze, non arrivano nemmeno dopo anni!