di Nicola Caputo
Questa settimana il gruppo S&D ha adottato il proprio position paper sul futuro della PAC, che ho contribuito ad emendare.
Il clima di incertezza che pervade il mondo agricolo ha reso questo settore meno attraente per i giovani, provocando un gap generazionale. L’agricoltura europea ha bisogno di un approccio coraggioso e innovativo. È importante creare un vero e proprio piano strategico di autonomia alimentare. Anche i cambiamenti climatici influiscono fortemente sul sistema agricolo. L’adattamento è fondamentale perché il settore agricolo disponga di opzioni produttive per affrontare situazioni di allarme riguardanti la disponibilità di acqua, le temperature crescenti o i nuovi casi di malattie animali e vegetali. Non da meno occorre spingere per un tassativo controllo sulle merci importate che non rispettano la norme europee sulla salute, la sicurezza alimentare, le norme sociali e ambientali al loro arrivo nell’UE: le stesse norme rigorose applicate agli alimenti prodotti nell’UE devono essere applicate a tutte le importazioni.
L’impegno dell’S&D va anche nella direzione di una nuova normativa europea che rafforzi la catena di approvvigionamento, rendendo i produttori agricoli più forti nella catena alimentare. Le difficoltà degli agricoltori sono anche legate alla concentrazione del mercato e alla pressione sui prezzi esercitata in particolare nel settore della vendita al dettaglio. Occorre per questo un quadro europeo per combattere le pratiche sleali della vendita al dettaglio di massa, che danneggiano i produttori ed i piccoli fornitori.
Per quanto riguarda poi la salvaguardia delle aree rurali, le grandi imprese non soddisfano la necessità di un’economia rurale equilibrata. Occorre che il sostegno sia diretto verso aziende agricole di piccole e medie dimensioni. Le aziende di piccole e medie dimensioni possono trovare più rapidamente e più facilmente l’adattamento e l’innovazione, ma devono essere garantiti i loro redditi e le condizioni di lavoro per assicurarsi di sopravvivere e di prosperare.
Questi gli ulteriori punti chiave su cui l’Unione Europea sta lavorando:
Garantire che gli agricoltori possano vivere dal loro lavoro
Ristabilire il legame tra produzione, cibo e salute
Fare prodotti biologici e di qualità più accessibili
Avvicinare i giovani all’agricoltura e all’allevamento.