“Addio all’ombra del demonio”. Così hanno scritto i maggiori quotidiani e siti di informazione statunitensi alla notizia della morte del serial killer Charles Manson. L’uomo stava scontando da oltre 45 anni la reclusione presso la prigione statale di Corcoran, in California. Manson è morto all’età di 83 anni mentre era ricoverato presso l’ospedale di Bakersfield, sempre in California, a causa di un’emorragia intestinale. Era tristemente noto per essere stato a capo di una setta satanica conosciuta come la Family e, responsabile di una serie di omicidi che sconvolsero Los Angeles nella seconda metà degli anni 60. Le sue vittime più celebri sono, senza alcun dubbio, la prima moglie del grande regista Roman Polanski, Sharon Tate insieme ad altre 4 persone, tutti morti nella casa del regista al 10050 di Cielo Drive nel distretto di Bel Air, una delle zone più prestigiose e ricche della città degli angeli. Il giorno seguente furono trovati morti l’imprenditore Leno LeBianca e la moglie Rosemary.
Questi fatti risalgono al 1969 e, la polizia locale riuscì a risalire a Manson tramite le confessioni di ex adepti della Family. Il processo iniziò nel 1970 e nel 1971 egli fu condannato a morte. Tuttavia, la condanna si trasformò in un ergastolo a causa dell’abolizione della pena di morte nello stato della California. Nel 2014 ha ottenuto il permesso di sposare in carcere la allora 26enne Afton Elaine Burton, una tra i mille che sono riusciti a trasformare un uomo matto in un icona pop. Lei gli aveva fatto visita in carcere, ma poi il matrimonio non si è più svolto. Anche gli altri membri della Family stanno ancora scontando la condanna in carcere. Nessuno si è mai pentito. Quando sono entrati in cella, tutti, sorridevano.
Francesco Campanile