Si chiama CSMON-Life ed è stata elaborata in uno dei primi progetti italiani di Citizen Science. In tre anni sono state raccolte 25.000 segnalazioni, mobilitati 3.000 studenti di 150 scuole, e migliaia di cittadini da ogni regione di Italia hanno contribuito al primo grande censimento “partecipato” della natura in Italia. Chiunque può scaricare questa app e utilizzarla per inviare le proprie segnalazioni relative alle specie vegetali ed animali obiettivo del progetto: una volta validati da un team di esperti, questi dati hanno a tutti gli effetti valore scientifico e vengono inseriti nel database del Network nazionale sulla biodiversità (Nnb), promosso e utilizzato dal ministero dell’Ambiente come base informativa per le proprie politiche ambientali. Come ha sottolineato all’incontro di Castel Porziano Andrea Monaco della Direzione Ambiente e Sistemi naturali della Regione Lazio, partner del progetto, «la conoscenza è il punto base per impostare strategie di gestione». Grazie al coinvolgimento della popolazione e alla successiva validazione, viene in questo modo raccolta una mole di dati che non sarebbe altrimenti possibile ottenere in tempi utili. Il coordinatore del progetto Stefano Martellos del Dipartimento di Scienze della vita dell’Università di Trieste,dichiara: «Le campagne di Citizen Science sono lo strumento migliore per la raccolta su vasta scala di dati potenzialmente di elevato valore scientifico, e allo stesso tempo un mezzo innovativo ed efficace per aiutare la diffusione della cultura scientifica verso il grande pubblico, creando momenti di coinvolgimento attivo e consapevole utile per le attività di studio e conservazione della biodiversità». Il rischio è quello di introdurre in ecosistemi spesso già fragili degli organismi che mettono a rischio la sopravvivenza di animali e piante originari. In Europa le specie aliene rappresentano la maggiore minaccia alle specie vegetali e animali native, causando ogni anno danni per diversi miliardi di euro.