Presieduto da Rosa D’Amelio, il Consiglio Regionale della Campania, ha approvato all’unanimità, con 36 voti favorevoli, il testo unificato “Interventi per favorire l’autonomia personale, sociale ed economica delle donne vittime di violenza di genere e dei loro figli ed azioni di recupero rivolte agli uomini autori di violenza”. La Presidente D’Amelio, ha dichiarato in merito: “Sul tema della violenza sulle donne bisogna lavorare a un processo culturale, soprattutto sulle nuove generazioni. Con questa legge prevediamo risorse e prese in carico, da fare anche in sinergia con il Governo nazionale, che ha messo più risorse per i centri antiviolenza e le case rifugio, ma è ancora poco. La Campania è la terza regione per femminicidi. Quando c’è un segnale dobbiamo dare la possibilità alle donne di allontanarsi dai luoghi dove avvengono le violenze, e questo spesso non succede anche dopo le denunce”aggiungendo che: “Nell’aula oggi, simbolicamente, aderendo alla campagna “il posto occupato” abbiamo messo una sedia in più, ricoperta da un drappo rosso, lasciando un posto libero per ricordare le donne che avrebbero potuto occuparlo se non fossero state vittime di un femminicidio, un gesto simbolico forte in una regione, la Campania, che purtroppo regione risulta esser la terza per omicidi in ambito familiare”. Mentre, le consigliere Bruna Fiola (Pd), per la maggioranza, e la consigliera Flora Beneduce (FI), per la minoranza, sono state relatrici in Aula. Per l’appunto, la consigliera Fiola ha dichiarato che: “Questa legge veramente concretizza le azioni volte alle donne e ai figli vittime di violenza, è una legge che interviene su questo dramma sociale a 360° partendo dalla problematica economica che spesso impedisce alle donne di denunciare e di porre fine all’incubo della violenza , per questo la legge punta sulla formazione e sull’incremento della occupabilità delle donne, quindi sull’indipendenza economica e sociale delle donne che è fondamentale per uscire dal tunnel della violenza. La legge crea, inoltre, una cabina di regia, che mette in contatto e sinergia le istituzioni e le associazioni che avranno un ruolo particolare. Sono previste, inoltre, azioni rivolte anche agli uomini autori delle violenze, da realizzare anche nelle carceri, che spesso non riescono a garantire la rieducazione dei condannati. L’auspicio è che la cabina di regia che sarà costituita possa, poi, implementare anche lo stanziamento economico e che le donne campane possano mai più sentirsi sole in questo campo così difficile e delicato”. Mentre l’altra consigliera la Beneduce ha affermato che:“Questa è una legge scritta con il cuore perché tocca la sensibilità di tutti, è una legge bipartisan che si rivolge alle donne vittime di violenza e ai loro figli, vittime spesso dimenticate, che vanno tutelate nel loro spazio educativo e affettivo , infatti la legge punta sul sostegno per il completamento del loro percorso scolastico e per l’avvio al lavoro e punta sull’indipendenza economica delle donne attraverso il lavoro. Oggi la Campania dice no alla violenza di genere avviando un percorso che coinvolge tutte le istituzioni e l’intera comunità e che deve proseguire con sempre maggiore determinazione”. Tuttavia, la capogruppo del M5S, Valeria Ciarambino dal canto suo ha dichiarato in merito: “in Campania si sono susseguiti diversi interventi legislativi su questo delicato tema e la proposta di legge che oggi esaminiamo va a costituire un ulteriore testo, mentre la modalità più corretta per arrivare oggi in Aula sarebbe stata quella di andare ad incidere sulla legge del n. 2 del 2011, Misure di Prevenzione e di Contrasto alla Violenza di Genere, che ha istituito i centri anti violenza , e pervenire ad una legge unitaria che mettesse in campo un sistema basato sulla prevenzione e sul contrasto della violenza di genere. Pertanto, riteniamo che questa legge sia insufficiente e di corto respiro e che possa essere solo un primo passo per avviare un vero ed efficace percorso per affrontare il tema in tutti i suoi aspetti; per questo abbiamo ritenuto non presentare emendamenti, abbiamo depositato una nostra proposta di legge e auspichiamo che si pervenga al più presto all’esame delle altre proposte di legge”. Il capogruppo di De Luca Presidente Carmine De Pascale, invece dichiara: “Questa legge è sicuramente un passo avanti per realizzare quel mondo di civiltà e quel progresso culturale per prevenire la violenza sulle donne.La Campania si sta ponendo all’avanguardia su questo delicato tema ed ha costituito ben 49 centri anti violenza in Campania , mentre non c’è un quadro nazionale ben chiaro e delineato e questo è un vuoto che va colmato perché la violenza è violazione dei diritti umani e va affrontata in maniera organica ed efficace”. Il testo unificato ha la finalità di garantire alle donne vittime di violenza di genere e ai loro figli, minori o diversamente abili, l’accoglienza, l’assistenza psico-fisica e il sostegno per consentire loro di recuperare la propria autonomia e l’indipendenza personale, sociale ed economica. Per tanto persegue l’obiettivo primario di promuovere l’indipendenza lavorativa ed economiche delle donne vittime di violenza di genere favorendo il loro inserimento nel mondo del lavoro e offrendo loro percorsi e tirocini formativi finalizzati all’inclusione socio-lavorativa. Il testo di legge è, altresì, adotta azioni rivolte agli uomini responsabili di violenze ed interventi di recupero e di accompagnamento.Inoltre, il testo di legge promuove, protocolli di intesa ed operativi tra gli enti pubblici, le forze dell’ordine, l’autorità giudiziaria, i centri antiviolenza, l’ufficio scolastico regionale ed altri soggetti che operano nel campo del contrasto alla violenza di genere per il raggiungimento di obiettivi condivisi negli interventi di prevenzione, protezione, tutela e cura della persona vittima di violenza. Tuttavia, domani è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne #giornatamondialecontrolaviolenzasulledonne.