Piazza Bellini, che sorge nel centro storico della città di Napoli, nel week end diventa il cuore della movida per i giovani partenopei. Luogo di ritrovo dove centinaia di ragazzi s’incontrano e “banchettano” fino a tarda notte. La sua posizione strategica, unita alla moltitudine di bar che la circondano, fanno di questa piazza la meta preferita di moltissimi giovani napoletani e non solo. A Piazza Bellini, infatti, si possono incontrare ragazzi di qualsiasi nazionalità, è il luogo preferito dalle migliaia di studenti Erasmus che passano per Napoli ogni anno, anche i turisti la scelgono per trascorrere le loro serate partenopee. E così Piazza Bellini dal giovedì alla domenica si riempie di persone, diventando un tappeto di gente tra cui diventa difficile addirittura muoversi. Proprio per il suo carattere caotico, questa Piazza è stata nel corso degli anni, e lo è tuttora, al centro di diverse polemiche. Prima tra tutte sicuramente la sicurezza del luogo, luogo in cui più volte si sono consumate aggressioni di qualsiasi genere, scippi e risse. Problema questo, al quale si è ovviato, con la presenza fissa di un presidio delle forze dell’ordine.
Un’altra questione pendente è quella della pulizia, è facile immaginare come con un via vai continuo di giovani che bevono drink e birra, alle luci dell’alba, tra bottiglie, bicchieri e cartacce, la piazza sembra essere quasi una discarica a cielo aperto. Anche le antiche mura della Neapolis Greca, sono diventate un enorme bidone dell’immondizia a cielo aperto, cumuli di bottiglie, bicchieri e mozziconi di sigarette, coprono questi reperti. E così, il Comune di Napoli ha deciso d’intervenire per risolvere la questione e ripulire finalmente le storiche mura. La scorsa settimana, infatti, gli operatori dell’Asia con la presenza del vicesindaco Sodano, hanno raccolto tutta l’immondizia presente negli scavi, circa 250 kg di vetro. La pulizia, poi, avverrà con cadenza settimanale, ogni lunedì, infatti, si provvederà a raccogliere la spazzatura accumulata nel week end.
Anna Savarese, vicepresidente di Legambiente Campania, in merito alla questione, ha detto: «E’un’ottima iniziativa, l’impegno a tenere pulite le mura greche deve essere un deterrente per evitare che i vandali continuino a buttare rifiuti, è un’azione dimostrativa da parte di chi a cuore la propria città e il suo patrimonio artistico.» Sicuramente l’iniziativa di pulire le mura greche, oggetto oramai di un continuo vandalismo è un inizio per risolvere la situazione, si dovrebbe, però, riuscire ad evitare che bottiglie e rifiuti di qualsiasi genere continuino a essere gettate nel recinto delle mura, preservandole così da questi atti d’inciviltà. Secondo la dottoressa Savarese, infatti: «Bisogna fare il massimo sforzo per riuscire a sensibilizzare le persone, evitando, vie legali e bisognerebbe capire qual è il motivo che spinge la gente a gettare rifiuti nel sito archeologico, se è vandalismo, non curanza o protesta.» Quest’iniziativa si spera riesca a spingere le persone verso un più attento senso civico e verso il rispetto del patrimonio artistico, che offre la città di Napoli.