“Sono pronto ad iniziare il viaggio apostolico in Myanmar e Bangladesh. Vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera, perché la mia presenza sia per quelle popolazioni un segno di vicinanza e di speranza”. Cosi si è espresso Papa Francesco dopo aver recitato l’Angelus dalla finestra del suo studio. Il Pontefice è cosi pronto a compiere il suo 21.mo viaggio internazionale, e terzo in Estremo oriente. Inoltre sarà il primo papa a visitare il Myanmar, mentre in Bangladesh è stato Giovanni Paolo II nel 1986.
Partendo dall’aeroporto di Fiumicino, papa Francesco arriverà a Yangon alle 13,30 ora locale, e il primo giorno in Myanmar prevede la accoglienza ufficiale in aeroporto. Il Pontefice alloggerà nella residenza dell’arcivescovo a Yangon.
Ecco il programma del viaggio che attende il Papa:
MARTEDI’ 28 avrà prima un incontro privato con alcuni leader religiosi, poi partirà in aereo per la capitale Nay PYI Taw, dove dopo cerimonie di benvenuto, incontrerà in separate udienze il presidente Htin Kyaw, il consigliere di Stato e ministro degli Esteri, Aung San Suu Kyi, e le autorità, la società civile e il corpo diplomatico.
MERCOLEDI’ 29 ALLE 8,30 (con anticipo di un’ora, a causa delle previsioni di caldo), celebrerà la messa nel Kyaikkasan Ground di Yangon; pranzerà in arcivescovado con il seguito papale; raggiungerà in auto il Kaba Aye Centre, luogo simbolo del buddismo Theravada, dove incontrerà il Consiglio supremo “Sangha” dei monaci buddisti, e terrà un discorso. Trasferitosi nella cattedrale di Yangon, incontrerà i vescovi e anche a loro terrà un discorso.
GIOVEDI’ 30 è il giorno del trasferimento dal Myanmar al Bangladesh. Il Papa prende congedo dalla residenza dell’arcivescovo, si reca in cattedrale dove celebra la messa, particolarmente dedicata ai giovani. Subito prima incontra privatamente il potente capo supremo dell’esercito del Myanmar. Alla fine si trasferisce in aeroporto e, dopo la cerimonia di congedo, si imbarca sul volo per Dacca, dove viene accolto con una cerimonia ufficiale, dal presidente della Repubblica, Abdul Hamid. Subito dopo si reca in automobile al National Memorial di Savar, il memoriale dei martiri della guerra di liberazione dal Pakistan, del 1971, costruito nella casa di Sheikh Mujibir Rahman, primo presidente del Bangladesh, considerato padre della nazione, e qui trucidato con 31 suoi familiari nel corso della guerra per l’indipendenza. Nella successiva visita al palazzo presidenziale, avrà un colloquio con il presidente Hamid e poi incontrerà le autorità, il corpo diplomatico e la società civile, e terrà un discorso.
VENERDI’ PRIMO DICEMBRE. Il Papa si trasferisce in automobile al Suhrawardy Udyan Park, dove celebra la messa con la ordinazione di 16 nuovi preti, in un Paese che ne ha in tutto 400. Subito dopo, in nunziatura, riceve la visita del premier, signora Shekh Hasina, figlia del padre della nazione. Nel pomeriggio, in cattedrale, incontra prima i vescovi del Paese e poi i leader religiosi, ai quali tiene un discorso.
SABATO 2, dopo la messa in privato, si congeda dalla nunziatura, e visita la “Casa Madre Teresa” di Tejgaon, dove madre Teresa alloggiava quando era in Bangladesh. Si trasferisce poi alla Chiesa del Rosario, dove incontra i religiosi e il clero, e visita il cimitero parrocchiale. Dopo il pranzo in nunziatura con il seguito papale, si trasferisce al Collegio Notre Dame dove incontra i giovani, subito prima di ripartire dall’aeroporto di Dacca. Dopo il Papa fara’ ritorno in Italia .