Officina delle idee

L’AUTONOMIA DI NAPOLI E IL RISCHIO ISOLAMENTO

Un mix ideologico di liberismo spinto che tende all’anarchia e di comunismo maoista. Ma torniamo ai semafori. Se non servono si tolgono, se esistono vuol dire che servono. Così per le regole: quelle inutili e sovrabbondanti vanno tolte. Quelle che servono vanno rispettate. Poche regole ma valide per tutti e rispettate. Cosa succede oggi in città? Che si teorizza che le regole possano essere interpretate con fantasia. Che la libertà di pochi annulla la libertà di molti. I più forti vengono tutelati e premiati, i più deboli trascurati o ignorati. I ragazzi che fanno notte fonda a divertirsi e bere hanno il diritto di impedire il sonno a chi la mattina dopo deve andare a lavorare. I ragazzi senza casco hanno il diritto di tagliare la strada sul marciapiede a carrozzine ed anziani con il bastone. Gli ambulanti abusivi hanno il diritto di fare concorrenza sleale ai commercianti che pagano le tasse. La nostra città è da sempre una città aperta, accogliente ma sregolata. Se l’abusivismo e il diritto di andare oltre le regole viene tollerato, incentivato e teorizzato, allora rischia di diventare una città Anarchica. Se questo era il modello che aveva in mente il Sindaco Luigi De Magistris, possiamo dire che il suo programma è stato realizzato. Coniando una nuova ideologia arancione liberale- maoista. Dove il tema della finanza pubblica è un tema secondario. In sette anni ha triplicato il disavanzo che si era formato nei vent’anni precedenti, portandolo da 800 a 2400 milioni. Un miracolo, la moltiplicazione del disavanzo. Numeri anarchici, senza regole. Insomma, i cittadini sono disorientati eppure hanno il diritto di capire dove sono stati orientati e se la città “Autonoma” che ha in mente il sindaco è anche una città povera, autarchica, sola. Il semaforo spento è un obiettivo, una emergenza o necessità?

Potrebbe piacerti...