“Se non ci saranno vincitori chiari dopo le elezioni il governo Gentiloni può andare avanti” così si è espresso Silvio Berlusconi, precisando che “Leggo interpretazioni fantasiose su una mia affermazione di questo pomeriggio. Ho detto una cosa assolutamente ovvia: io sono sicuro che nella prossima legislatura ci sarà una maggioranza di centrodestra che esprimerà un governo. Ho aggiunto che se però – per ipotesi teorica questa maggioranza non ci fosse, e quindi un nuovo Governo non si potesse formare, si dovrebbe tornare a votare dopo tre mesi. In questo caso, rimarrebbe evidentemente in carica Gentiloni, lo prevede la Costituzione”. Mentre il segretario della Lega Matteo Salvini dopo il no della commissione giustizia del Senato alla sede deliberante per la legge Molteni, dichiara che: “Sospendiamo qualsiasi tavolo e incontro con Silvio Berlusconi finché non avremo spiegazioni ufficiali sul voto contrario di Fi all’iter veloce per la legge Molteni che cancella lo sconto di pena per i reati gravissimi. E’ una vergogna è l’ennesimo affronto alle donne e a tutte le vittime di violenza”. Pronta arriva la replica di Berlusconi:“No, non commento, voglio incontrarmi con Salvini e con lui parlare di queste cose. Non ho mai ragionato su questi temi, sono decisioni prese dai gruppi parlamentari. Anche sulla legge Fornero non le rispondo, è un tema su cui non mi sono mai applicato, il gruppo ha assunto le sue posizioni” proseguendo “Il Rosatellum dà ad una coalizione la possibilità di avere una vasta maggioranza per poter applicare un programma comune su cui tutti si devono impegnare e io spero che nessuno si disimpegni dagli accordi assunti”. “Con gli alleati dell’altra volta era molto difficile trovare un accordo su un programma scritto, ma era molto difficile. Con questi alleati è molto più facile, Salvini si propone alla gente magari in modo un po’ troppo aggressivo ma quando si siede al tavolo è disposto a cambiare parere”. Berlusconi poi afferma che:“La soluzione più corretta nel caso nessuno riuscisse ad avere una maggioranza autonoma dopo il voto sarebbe quella di continuare con questo governo e di consentire un’altra campagna elettorale non brevissima, di almeno tre mesi, che possa permettere ai partiti di far conoscere agli elettori i loro programmi“. Matteo Salvini, ha commentato l’ipotesi di convocazione delle elezioni Politiche il 4 marzo, pubblicata su alcuni quotidiani nazionali, così: “Votare il 4 marzo? Ci va benissimo: prima si vota, meglio è” e di essere “favorevole all’election day: bisogna votare lo stesso giorno anche per le Regionali, non farlo sarebbe uno spreco di denaro, una follia“.