“Quello che è stato fatto nel corso di questa legislatura non ha precedenti e paragoni con i decenni precedenti nè con gli altri Paesi europei. Abbiamo chiuso gli Opg, e li abbiamo sostituiti con delle strutture sanitarie. Non è stato solo un cambio di insegna: le Rems sono effettivamente strutture sanitarie. A giorni, probabilmente entro questa settimana, si vareranno i decreti legislativi per la riforma dell’ordinamento penitenziario, di cui uno legato proprio alla salute mentale. Poi bisogna applicarli in maniera efficace, con il monitoraggio delle associazioni, del garante, delle istituzioni locali”. Sono queste le parole del sottosegretario alla giustizia Gennaro Migliore espresse durante il convegno “La salute mentale nelle carceri campane: fotografia in bianco e nero” tenutosi stamane al consiglio regionale.
Diversi interventi hanno animato la mattinata presieduta dal garante dei detenuti della regione Campania Samuele Ciambriello. Tra i presenti anche la presidente della Commissione speciale Trasparenza Valeria Ciarambino che ha dichiarato: “Non si può parlare di salute mentale nelle carceri senza sottolineare che esiste un problema sovraffollamento: in Italia ci sono 9mila detenuti che vivono in meno di 4 mq. E spendiamo quasi 3 miliardi per mantenere in piedi questo sistema. Con il superamento degli Opg, e l’affidamento dei problemi di salute mentali ai dipartimenti di salute mentale delle Asl, in Campania i dipartimenti non mi pare siano stati potenziati. Serve più coordinamento, meno Rems, e misure alternative all’assistenza”.
Si riallaccia al pensiero dell’onorevole Ciarambino, il consigliere del Pd e presidente della Commissione sanità Raffaele Topo: “La Regione ha definito lo scorso anno la rete di assistenza territoriale nelle carceri. La Regione ha investito risorse delle legge 181 non solo nelle Rems ma anche nella medicina territoriale.”
Inoltre, è intervenuta la consigliera Pd Loredana Raia che ha portato i saluti istituzionali della Presidente Rosetta D’Amelio: “La salute mentale nelle carceri è un tema su cui bisogna mantenere alta l’attenzione. Parliamo di ultimi tra gli ultimi. Parliamo di persone, di donne in particolare, in numero considerevolmente minore rispetto agli uomini, che devono essere trattate in maniera differente. Grazie al convegno di questa mattina, organizzato dal nuovo garante per i detenuti Samuele Ciambriello, abbiamo mosso il primo passo per costruire una ‘Rete’ dell’assistenza tra Istituzioni, Asl e Terzo Settore in grado di creare luoghi di recupero e di socializzazione per chi vive il doppio dramma della detenzione e della malattia mentale. La compianta Adriana Tocco, ex garante dei detenuti, sarebbe stata orgogliosa di questa iniziativa e sono certa che al termine del convegno, sul tema in chiaroscuro trattato oggi tra i banchi della sala Siani, farà capolino un po’ di colore.”