La Catalogna continua la sua lotta senza nessun cenno di resa , e ha scelto di insistere nel processo di indipendenza che potrebbe portarla fuori dalla Spagna. Gli ultimi risultati delle elezioni documentano una situazione ancora in bilico e incerta , ma hanno attestato comunque la superiorità del movimento indipendentista . I partiti del fronte secessionista infatti hanno conquistato la maggioranza con 70 seggi sui 135 del Parlamento catalano. In un voto decisivo per il futuro della regione la Catalogna si è spaccata in due ma gli elettori hanno confermato la fiducia nel blocco dei partiti che ha guidato Barcellona allo scontro frontale con Madrid e che sembrava essersi sfaldato dopo l’intervento del governo di Mariano Rajoy che per contrastare la ribellione nazionalista aveva azzerato le istituzioni catalane. Il movimento indipendentista nel complesso ha perso voti , ma il suo 47.5 % la conferma alla guida regionale , anche grazie all’importante sostegno della Cup , la sinistra estrema , nella speranza che sappiano ricomporre alcune anomalie presenti in questa campagna elettorale. A meno di due mesi dalla proclamazione della “Repubblica” e dall’immediata decapitazione da parte di Madrid, la regione ribelle è riuscita a tornare in campo e a infliggere un ulteriore sonoro colpo politico a Rajoy. L’altro grande dato politico delle elezioni è il successo di Ciudadanos, la versione catalana dei Ciudadanos di Albert Rivera, il partito più duramente unionista, che diventa la prima formazione della regione vampirizzando il Partido Popular . Il movimento unionista , capitalizzando sulla crescita del nazionalismo spagnolo anche in Catalogna, ha ottenuto 37 seggi che le hanno permesso di ottenere il primato nei voti. Per il potere spagnolo è comunque una chiara disfatta. Il candidato di Rajoy in Catalogna , Xavier Albiol, aveva promesso di spazzare via gli indipendentisti , ma ecco che per i Popolari di Rajoy è giunta una sconfitta netta , che non lascia adito ad alcuna incertezza : appena il 4 % dei voti e seggi scesi da 11 a 4.. Una vittoria ancora più scottante per Madrid , se consideriamo che le elezioni hanno fatto registrare un picco di partecipazione elevatissimo, con l’82 % che si è recato al voto , a testimonianza dell’affluenza incredibile. Gli scenari delle prossime settimane si fanno ora complicati. Il principale candidato alla presidenza della Catalogna, Puigdemont, si trova in Belgio, e se rimette piede in terra spagnola sarà arrestato. Proprio il governatore destituito è stato tra i primi a prendere parola , per commentare la situazione immediatamente successiva al risultato delle elezioni : “Lo Stato spagnolo ha perso. La Repubblica catalana ha sconfitto la monarchia spagnola e ha sconfitto l’articolo 155 . C’è stata una partecipazione record, storica, con un risultato che nessuno può mettere in discussione. Rajoy è stato sconfitto, ora servono una rettifica, una riparazione e la restituzione della democrazia”.
Alessandro Gerardo De Rosa