Lorenzo Insigne sogna lo scudetto. Il fantasista di Frattamaggiore è l’emblema di una piazza e di una squadra che ora non vuole più nascondersi , e che è desiderosa di coltivare un sogno tricolore che da tanto tempo manca sotto l’ombra del Vesuvio. Il Magnifico è certamente l’uomo del momento , il giocatore napoletano di maggior spicco , oltre che uno dei quei talenti puri del panorama italiano e internazionale , che tanto fanno impazzire le platee con le loro giocate a effetto e colpi sensazionali. Tanti i temi affrontati da Insigne in una lunghissima intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport a Mimmo Malfitano , a partire proprio da quelle che sono le ambizioni per la stagione in corso. Alla domanda sulla percezione comune che possa essere l’anno buono Lorenzo risponde così : ” Penso proprio di sì, ne siamo consapevoli. Gli altri anni andavamo in campo pensando che quella partita l’avremmo pure potuta pareggiare o perdere. Due anni fa girammo primi, ma poi lo scudetto lo vinse la Juve. Quest’anno sarà dura per tutti, Inter e Roma sono al nostro livello, ci divertiremo”. Testa alta dunque e petto in fuori, a conferma di quanto l’approccio mentale sia fondamentale in determinati momenti di una stagione, ed è proprio su questo punto che il Napoli di Maurizio Sarri ha saputo lavorare tantissimo arrivando all’attuale posizione di classifica. Il neo di questa prima parte stagionale però è sicuramente rappresentato dal mancato passaggio al turno successivo della Uefa Champions League , che ha suscitato ovviamente critiche e a proposito del quale lo stesso Insigne ha voluto commentare smentendo tutte le voci che volevano un Napoli che avesse “scelto” l’eliminazione ;“Ho sentito dire che avremmo scelto di uscire dalla Champions per pensare al campionato, ma non è così. Speravo di andare avanti in Champions, abbiamo compromesso tutto nella prima partita con lo Shakhtar, perché l’abbiamo sottovalutato, lo ammetto. Ora abbiamo un’altra competizione, proveremo a vincerla: è un trofeo importante”. Il numero 24 ha poi voluto ripercorrere le tappe che lo hanno portato a vestire la maglia azzurra , soffermandosi sul significato di essere napoletano e giocare per la propria terra , cosa che lo riempie sicuramente di orgoglio :“Sin da bambino ho sempre pensato di diventare un calciatore e di giocare al San Paolo con il Napoli. Sono fiero di questo perché ho fatto tanti sacrifici insieme alla mia famiglia e questo è un motivo d’orgoglio per me e i miei genitori, che non mi hanno fatto mancare nulla, nemmeno nei momenti di difficoltà. Sono napoletano, e noi napoletani siamo molto affezionati ai giocatori. Io la vivo nel miglior modo possibile, sono spesso in centro e mi presto alle foto, perché è giusto che gli idoli siano vicini, noi calciatori dobbiamo essere orgogliosi di questo affetto”. Il fantasista aggiunge poi :“Giocare a Napoli da napoletano non è facile. Ci sto riuscendo e spero di farlo ancora per molto, che poi si parli di me anche lontano da Napoli ne sono orgoglioso, vuol dire che sto lasciando qualcosa di buono a chi mi sta intorno. E’ importante non smettere di sognare e lo ripeterò sempre, io ce l’ho fatta vivendo mille difficoltà e ce la possono fare tutti”. Forse è proprio questo forte senso di appartenenza dello “scugnizzo” partenopeo a spingerlo a non digerire certi atteggiamenti avuto da Gonzalo Higuain , verso cui non sono mancati cenni polemici. Il riferimento è all’ultima gara tra Napoli e Juventus vinta dai bianconeri con la rete ,appunto , del “Pipita” che non ha perso occasione per esultare e polemizzare a distanza con il presidente De Laurentis. Nella stessa partita non era passato inosservato proprio un battibecco tra il numero 9 della Juventus e il numero 24 azzurro , e a tale proposito Insigne afferma :“Non posso dire cosa, ma gli ho detto qualche parolina in dialetto e lui mi ha capito. Mi è dispiaciuto: è stato 3 anni qua, al di là della scelta che poi ha fatto e non aggiungo altro. Ha fatto gol a Torino e non ha esultato, così come a Napoli. Invece, quest’anno l’ha fatto. Avrebbe dovuto avere un minimo di rispetto per noi ex compagni, dice di essere nostro amico, invia messaggini ad alcuni di noi alla vigilia e poi ci esulta in faccia? E’ stata una mancanza di rispetto”. Una polemica , quella tra Higuain e tutta la piazza napoletana ,che probabilmente mai sarà sopita e che sicuramente vivrà altre nuove tappe , magari proprio nel corso di questo finora spettacolare campionato , con le due fortissime compagini distaccate di un solo punto e pronti a infiammare tutti con un duello fino all’ultima curva.
Alessandro Gerardo De Rosa