“Vorrei che la Spagna che non prendesse più decisioni al posto nostro. E’ giunto il momento di fare politica vera, la formula di Rajoy ha fallito e ha dimostrato che i catalani sono coesi”. Così ha dichiarato Carles Puigdemont in conferenza stampa a Bruxelles, aggiungendo: “Sono disposto a incontrarlo ma non in Spagna, per iniziare un nuovo percorso, ma senza persecuzioni legali. La situazione è paradossale e ridicola. Il futuro della politica in uno stato democratico lo decidono sempre gli elettori. Non si possono avere soluzioni se non con il rispetto delle urne“.
All’Europa diciamo – ha sottolineato – che “la ricetta di Rajoy non ha funzionato”, occorre “cambiare la ricetta”.
Le elezioni che di ieri “richiedono un nuovo inizio. Si è aperta una finestra di opportunità, sono fiducioso. Il governo spagnolo fornirà la sua volontà di dialogo costruttivo, aperto, realista, sempre nel contesto della legge, e offrirà una mano tesa al governo catalano per risolvere i problemi, per migliorare il benessere e la ricchezza dei catalani”, ha detto pur non accettando l’incontro con Puigdemont. Il premier spagnolo ribatte: “Io dovrei incontrare Ines Arrimadas, la capolista di Ciudadanos, che ha vinto le elezioni”. Ciudadanos è arrivato primo ieri ma i partiti indipendentisti hanno la maggioranza assoluta nel Parlament. Le tre liste indipendentiste hanno riconquistato ieri una maggioranza assoluta di 70 seggi su 135 nel Parlamento di Barcellona. Artadi ha detto che Carles Puigdemont “deve tornare il prima possibile e essere eletto presidente”.