“C’era il punto interrogativo sull’atmosfera politica che si sarebbe respirata in Corea, ma sembra che lo sport abbia fatto un miracolo: tutte le nubi si sono dissipate e dove non sono riusciti i grandi della terra è riuscito lo sport. Questa è la conferma di un linguaggio universale”. Cosi si è espresso il presidente del Coni, Giovanni Malagò,in merito alle prossime Olimpiadi invernali di PyeongChang, riferendosi al ritorno al dialogo tra le due Coree.
“Le Olimpiadi -ha continuato Malagò-sono al primissimo posto di un servizio pubblico, sportivamente e non sportivamente parlando. Specie per quelle discipline che nell’arco dei quattro anni fanno fatica a salire alla ribalta quanto a popolarità”.Infine , il capo dello sport italiano ha quindi concluso anticipando che “prima di partire per la Corea del Sud – le sue parole – ci sarà un’altra sorpresa che integrerà il nostro pannello con un’altra azienda da inserire tra i nostri partner, che per noi sono il valore aggiunto, ciò che ci consente di integrare i finanziamenti pubblici. La loro scelta di convergere sul Coni nasce dalla nostra credibilità, la nostra immagine, la nostra storia e i risultati, il nostro comportamento morale ed etico, ma soprattutto di quanto siamo in grado di far vedere quanto sappiamo fare”