Due culture, napoletana e tunisina, si incontrano per dare vita ad un concerto dalle mille sfumature. “Tunisi canta Napoli” alla Casina Pompeiana nella Villa Comunale di Chiaia domani 13 gennaio a partire dalle 2o.30. A tenere calda la serata saranno i due artisti M’Barka Ben Taleb e Marzouk Mejri, entrambi tunisini di nascita ma napoletani d’adozione. I due sono noti alla scena musicale napoletana per aver collaborato con diversi artisti nostrani e per il loro sound che mescola la tradizione nordafricana con quella napoletana.
La carriera artistica de “La leonessa magrebina” – così viene definita spesso dalla stampa M’Barka Ben Taleb – è caratterizzata oltre che dalla musica anche dalla filmografia. E’ apparsa, infatti, in diverse pellicole e documentari, celebre è stata la sua apparizione nei film di John Turturro, “Passione” e “Gigolò per caso”, che tra i vari interpreti ha visto la partecipazione di Woody Allen e Sharon Stone. La cantante tunisina, tra l’altro, è anche impegnata attivamente nel sociale attraverso il collettivo musicale “Terroni Uniti” nato in seguito all’arrivo di Salvini a Napoli per manifestare il proprio dissenso dinnanzi a politiche discriminatorie. Da allora il collettivo non si è fermato, attraverso la musica i “terroni” portano avanti un messaggio di solidarietà e riscatto.
Non è da meno artisticamente l’altro polistrumentista che calcherà il palcoscenico insieme a M’Barka Ben Taleb. Marzouk Meiri è anche lui tunisino, nato a Tebourba, da circa 23 anni si è trasferito a Napoli. Amante delle tradizioni popolari, ha studiato diversi strumenti, sia a fiato che percussioni. Ma lo strumento con cui riesce meglio a incantare è la darbouka, uno strumento musicale a percussione. Ha collaborato, inoltre, con vari artisti napoletani come Peppe Barra, 99 Posse, Daniele Sepe ed Enzo Avitabile.
I due artisti non saranno soli sul palco, saranno accompagnati da Arcangelo Michele Caso al contrabbasso e Raffaele Vitiello alle chitarre. La serata non sarà caratterizzata solo dalla musica, prima del concerto, infatti, verranno proiettate delle foto scattate in Tunisia dal fotografo Gigi Sorrentino e ci sarà la possibilità di fermarsi per la degustazione di cous cous bio del presidio Slow Food Amazir Tebourba.