Il Coordinatore dei Garanti dei detenuti, nella persona del Dr. Corleone, a seguito della riunione di Coordinamento, tenutasi in data 12.01.2018 a Roma, ha inviato una comunicazione al Capo di Gabinetto affichè le preoccupazioni dei Garanti dei detenuti in merito al blocco degli attesi decreti venisse portata a conoscenza del Ministro della Giustizia. Ad onor del vero, i Garanti sono preoccupati, ancor più, per le lacune giuridiche degli atti aventi forza di legge, che dovrebbero già costituire una migliore tutela per l’utenza detenuta, in quanto, ancora una volta, non comprendono i motivi che hanno portato ad una mancata approvazione delle nuove norme riferite all’ordinamento minorile, al lavoro, alla giustizia riparativa ed alle misure di sicurezza, approvazione che avrebbe costituito un passo avanti per la civiltà del nostro paese.
I Garanti regionali e comunali, in occasione della partecipazione al seminario organizzato dalla Società della Ragione sul problemadella clemenza collettiva, tenutosi sempre in data 12.01.2018, hanno riflettuto sull’intervento reso dal Sottosegretario Ferri, che ha confermato che il decreto sull’ordinamento penitenziario,approvato dal Consiglio dei Ministri il 22.12.2017, è ancora in attesa della bollinatura della Regione Generale. L’onorevole Walter Verini si è impegnato a sollecitare il superamento dell’impasse ribadendo quanto asserito dai Garanti ossia quanto fosse necessario orientare culturalmente la società a delle pene più umane.
I Garanti regionali e comunali esprimono una grave preoccupazione per il ritardo nella trasmissione alle Camere dello schema del decreto legislativo approvato ed intendono rimarcarela mancata approvazione del decreto rispetto alle tematiche dell’ordinamento minorile, del lavoro, della giustizia riparativa e delle misure di sicurezza, così che il Ministro possa impegnarsi per la risoluzione di tali difficoltà. Un particolare allarme ha suscitato il blocco del decreto sull’affettività in carcere; dopo 18 anni dal tentativo fallito di inserimento nel Regolamento del 2000 risulta incomprensibile uno stralcio, asseritamente imputato alle pressioni di alcuni sindacati della Polizia Penitenziaria. Per il garante campano Samuele Ciambriello:” I Garanti si fanno interpreti di un malessere presente nelle carceri rispetto ad aspettative che potrebbero andare deluse, pertanto, sul punto, restano in attesa di un confronto con il Ministro della Giustizia.”