Dov’è finito quel cinema italiano che cinquant’anni fa sfornava attori e registi celebrati come divi in tutto il mondo? Sepolto per sempre.
Il 2017 ha registrato un fuggi-fuggi dalle sale cinematografiche (-46% rispetto all’anno precedente) certificando la presa d’atto di una generale mancanza di originalità e scarsa qualità dei film prodotti. Si dirà: colpa anche della tv che fagocita tutto e tutti e rende la pigrizia sovrana.
D’accordo, ma per vedere cosa? Sono anni che il nostro cervello è annichilito da una tv commerciale che ha fatto disastri e che ha sopito ogni minima capacità critica. Siamo diventati la Penisola dei quiz e degli chef, dei reality e delle commediole di infimo ordine.
Dunque non c’è da stupirsi che Alberto Angela, bravissimo e popolarissimo divulgatore scientifico, sia stato seguito da 5,6 mila spettatori (24% di share) con il suo “Meraviglie, La penisola dei tesori”.
E’ la riprova che Qualità e Cultura sono gli ingredienti che il pubblico riconosce e apprezza. Ma che da troppi anni costituiscono un’allarmante rarità.