Novità in arrivo per l‘Università di Napoli Federico II, in seguito al successo avuto con la prima Academy Apple in Italia a San Giovanni a Teduccio. Sembrerebbe infatti che un’altra grande multinazionale sia interessata ad un nuovo progetto da inserire nel territorio napoletano. Si tratta della General Electric, o semplicemente GE è una multinazionale statunitense, fondata nel 1892, attiva nel campo della tecnologia e dei servizi. Secondo la classifica stilata da Fortune – rivista che tratta di business globale pubblicata dalla Time Inc’s- nel 2016 si trattava della ventiseiesima compagnia al mondo per fatturato.
“L’università ormai va oltre l’aspetto disciplinare e culturale, è diventata una sorta di piattaforma di sviluppo, un grande attrattore di imprese. Per questo motivo dopo Apple un’altra grande multinazionale vuole venire a investire a Napoli dopo aver fatto uno studio sulla demografia. A loro interessava sapere quanti laureati in materie Stim – Scienze del Turismo ad Indirizzo Manageriale- ci fossero. Hanno scoperto che a Napoli ce ne sono moltissimi e questo è stato un fattore di attrazione. Per intenderci: il modello Silicon Valley sarà anche da superare, ma serve a far capire con più facilità quello su cui stiamo lavorando” ha dichiarato il rettore Manfredi.
La General Electric finora ha firmato un protocollo di intesa in Toscana con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per la creazione di un centro di eccellenza in applicazioni digitali avanzate. Se le voci sono veritiere, questo sarà un altro tassello davvero importante per la Federico II, che non solo privilegerà il nostro territorio, ma potrà dimostrare ancora una volta l’eccellenza delle Università del Sud.
A giorni l’università parteciperà al bando per i competence center previsti dal piano industria 4.0: i centri di competenza hanno lo scopo di promuovere e sostenere la ricerca applicata, il trasferimento tecnologico e la formazione sulle tecnologie avanzate, a cui parteciperanno Manfredi e Viesti, il leader degli industriali Ambrogio Prezioso, il presidente della Scuola politecnica, Pietro Salatino, il vicecapo di gabinetto del ministero per la Coesione e Mezzogiorno, Dario Caputo, l’amministratore delegato di Gesac, Armando Brunini e il presidente della società Graded, Vito Grassi.
Martina Fiorentino