“Il dramma della disinformazione è lo screditamento dell’altro, la sua rappresentazione come nemico, fino a una demonizzazione che può fomentare conflitti”. Così si è espresso Papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata delle Comunicazioni sociali, dedicato al tema delle “fake news” e aggiungendo che: “Le notizie false rivelano così la presenza di atteggiamenti al tempo stesso intolleranti e ipersensibili, con il solo esito che l’arroganza e l’odio rischiano di dilagare. A ciò conduce, in ultima analisi, la falsità. Sono lodevoli le iniziative educative che permettono di apprendere come leggere e valutare il contesto comunicativo, insegnando a non essere divulgatori inconsapevoli di disinformazione, ma attori del suo svelamento” come lo sono secondo il Papa: “lodevoli le iniziative istituzionali e giuridiche impegnate nel definire normative volte ad arginare il fenomeno, come anche quelle, intraprese dalle tech e media company, atte a definire nuovi criteri per la verifica delle identità personali che si nascondono dietro ai milioni di profili digitali”.
Il Papa ha tenuto a dire che: “In particolare , ho confermato i miei fratelli nel rifiuto di ogni compromesso con gli abusi sessuali sui minori, e al tempo stesso nella fiducia in Dio, che attraverso questa dura prova purifica e rinnova i suoi ministri”.
Bergoglio ha quindi sottolineato che “non solo ognuno di noi ha bisogno della pace, anche il mondo oggi, in questa terza guerra mondiale a pezzetti. Per favore preghiamo per la pace”.