In Campania sono 7300 i detenuti negli istituti di pena, il 20% della popolazione carceraria nazionale, e altre 7100 persone scontano la pena fuori dal carcere. Ci sono poi 70 persone ristrette negli istituti minorili, e 220 nelle comunità.“Il carcere e` fallito”, dice il Garante regionale dei detenuti, Samuele Ciambriello, “perche` l`80% dei detenuti in carcere ci ritorna. Il 20% che non ci ritorna e` grazie al lavoro svolto dalle associazioni che operano all`interno degli istituti di pena”. “Oggi – prosegue Ciambriello – lancio una proposta che e` legislativa, perche` nella legge istitutiva del Garante dei detenuti (l.r. 18/2006) e` previsto l`Osservatorio sui problemi carcerari, composto da enti, associazioni e cooperative che impegnate negli istituti di pena. E` uno strumento importante, anche perche` la Regione e` competente per quanto riguarda la sanita` nelle carceri, l`istruzione, la formazione professionale e le attivita` ludiche. In questo senso l`Osservatorio e` un braccio operativo del Garante, del Consiglio e della Giunta regionale”
“Noi siamo tra le poche Regioni che hanno il Garante dei detenuti.Anzi – sottolinea Rosetta D`Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania -, siamo la Regione che l`ha istituito per prima, e cio` dimostra che c`e` un`attenzione davvero puntuale della Regione Campania in direzione delle carceri. Certo siamo anche la regione, haime`, che ha piu` detenuti. E questo e` un elemento che ci deve far riflettere e impegnare a rendere le carceri piu` umane, ma anche a fare in modo che un detenuto una volta scontata la pena in carcere non ci ritorni, altrimenti e` una sconfitta della politica e delle Istituzioni”.