Dare più importanza alla retribuzione di risultato, quella legata al raggiungimento di target. Lo raccomandano, secondo quanto si apprende, le linee guida firmate dalla ministra della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, per il contratto dei dirigenti di Stato.
L’atto con cui si avviano le negoziazioni, dopo 8 anni di stop. L’idea è quella di applicare aumenti “progressivi” alla quota che premia il merito.
E importante così quanto già previsto dalla legge, ovvero che il trattamento accessorio collegato ai risultati valga almeno il 30% della retribuzione.
La retribuzione complessiva salirà del 3,48% per tutti i 156 mila dirigenti pubblici, prevede inoltre l’atto di indirizzo. La percentuale è in linea con quanto stabilito in, precedenza, dalla manovra.