“Siamo tutti chiamati a impegnarci per proteggere i minori nel mondo digitale“. Così dichiara Papa Francesco in un tweet.
“Consapevolezza, informazione, regole, educazione“: sono le parole-chiave per un uso corretto di internet, ha detto la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che ha ribadito la necessità di un’educazione civica digitale, che ha aggiunto: “Bisogna sapere che quando utilizziamo il digitale ogni atto che facciamo può o facilitare chi sta dall’altro lato oppure fare un danno. Non si deve pensare che sulla rete si può essere anonimi. C’è, invece, un aspetto di responsabilità individuale“.
“Credo che la nuova legge sul cyberbullismo debba essere salutata positivamente; l’Italia si è dotata di uno strumento importante, non tanto sul piano repressivo perchè non vengono aumentate le pene ma definisce esattamente cos’è il cyberbullismo e questo aiuta molto”, ha spiegato Roberto Sgalla, direttore centrale della Specialità della Polizia di Stato a margine della presentazione della campagna ‘Giovani ambasciatori contro il cyberbullismo per un web sicuro…in tour’.
Mentre Massimiliano Padula, presidente del Copercom (Coordinamento delle Associazioni per la comunicazione), dichiara in merito:”Crea, connetti e condividi il rispetto: un internet migliore comincia da te: il Safer Internet Day sceglie uno slogan puntuale ed esemplificativo. Coglie, infatti, il cambiamento di paradigma che sta investendo il legame tra uomo e tecnologie digitali. Non più un atteggiamento diffidente nei confronti della Rete ma finalmente una presa di coscienza dell’enorme responsabilità delle nostre azioni online, sia nel bene che nel male“.
