ultimissime

IL CANDIDATO PREMIER M5S DI MAIO, PLACA LE POLEMICHE SUI RIMBORSI DEI PARLAMENTARI

Il candidato premier M5S Luigi Di Maio si è presentato stamattina negli uffici dell’Istituto di credito che è a Montecitorio. Con lui, c’era l’inviato de “Le Iene”, Filippo Roma, tra gli autori dell’inchiesta sulle “restituzioni” dei parlamentari M5S.  La questione,  riguarda almeno una decina di parlamentari e non solo Cecconi e Martelli.  Infatti, dalle prime verifiche i vertici del Movimento ammettono come il “buco” sulle restituzioni per il fondo per il microcredito sia “più grande” degli oltre 200mila euro preventivati dai media. I calcoli, fatto salvo eventuali errori commessi dai tecnici del Movimento nel riportare i dati delle restituzioni, sembrano volgere al peggio. Alla cifra di 226 mila euro di ammanco, che ha fatto scattare l’allarme per le mancate restituzioni, va infatti aggiunta la cifra versata al fondo dagli eurodeputati del M5s, pari a 606mila euro, come certificato dallo stesso blog giorni fa. E a questa si somma il totale dei rimborsi arrivati dalle Regioni: le stime sono approssimative ma si parla di oltre 500mila euro.  “Quelle persone come Cecconi e Martelli le ho già messe fuori, per gli altri stiamo facendo tutte le verifiche che servono ma siamo orgogliosi di quello che è il Movimento. Non sarà qualche mela marcia ad inficiare questa iniziativa che facciamo solo noi e come sanno gli italiani da noi le mele marce si puniscono sempre“. Così si  dichiara  Luigi Di Maio, in merito ai rimborsi dei cinquestelle, aggiungendo che “La notizia in un paese normale è che M5S ha restituito 23 milioni e 100mila euro di stipendi e questo è certificato da tutti quanti e ci sono 7mila imprese in Italia che lo testimoniano perché quei soldi hanno fatto partire 7mila imprese e 14mila posti di lavoro.  Se ci saranno controlli da fare li stiamo facendo  ringrazio chi ha fatto queste inchieste ma questo è un paese strano in cui restituisci 23,1 milioni e la notizia è che manca lo 0.1″.

Potrebbe piacerti...