Nel 2016 i consumi turistici in Italia sono uguali a 93,9 miliardi di cui 36,4 riconducibili alla domanda straniera (38,7% del totale) e 57,6 a quella interna (61,3%). Il valore aggiunto generato è stato di 103,6 miliardi, oltre tre volte quello prodotto nel settore agro-alimentare e oltre quattro volte la ricchezza generata da tessile e abbigliamento. Emerge dal XXI Rapporto sul turismo italiano curato da Iriss-Cnr e che sarà presentato domani alla Bit a Milano. I dati confermano la fase di sviluppo del settore in Italia, primo paese al mondo per disponibilità di patrimonio artistico-culturale (53 siti Unesco) e risulta tra i primi tre migliori paesi dove si consiglia viaggiare nel 2018. Nel 2016 gli esercizi ricettivi hanno raggiunto la cifra record di 117 milioni di arrivi – 3,5 milioni in più rispetto all’anno precedente, con un incremento del 3,1% – e hanno registrato circa 403 milioni di presenze – 10 milioni di presenze in più, pari a +2,6%.