Sono partite le prime domande di certificazione all’Inps per accedere all’Ape volontaria, il “prestito finanziario con garanzia pensionistica” che consentirà a chi avrà almeno 63 anni nel 2018 (o almeno 63 anni e 5 mesi nel 2019) di uscire in anticipo dal lavoro. L’Inps illustrerà la circolare che darà ufficialmente il via libera alle prime domande e presenterà il simulatore sui costi del prestito che potrà orientare le scelte delle persone sulla convenienza dell’Ape, sugli importi da chiedere e sulla durata del prestito. Infatti, la trattenuta sulla pensione tiene conto del capitale, del tasso di interesse, del costo del premio assicurativo contro il rischio di premorienza e del fondo di garanzia e sarà pari a circa il 4,6% annuo. L’incidenza dei costi effettivi (esclusa la restituzione dell’Ape ricevuta) per un prestito di 12 mesi è dell’1,6% circa. E’ riconosciuto un creduto di imposta annua nella misura del 50% degli interessi sul finanziamento e dei premi assicurativi per la copertura del rischio di premorienza. L’Ape, essendo in pratica un prestito, è esente da tasse e contributi.