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COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA: ” LA CAMORRA E’ DIFFICILE DA INQUADRARE. MA L’ANTIMAFIA E’ FORTE E DINAMICA”

“La camorra è una realtà criminale difficile da inquadrare in una definizione unitaria, che mai come oggi appare forte e dinamica, con un esteso controllo del territorio regionale, uno stretto rapporto con la politica e le istituzioni di alcune aree, una vasta proiezione nazionale e internazionale, dove riveste un ruolo di primo piano nel mercato mondiale degli stupefacenti e nelle reti di distribuzione”. E’ quanto si legge nella Relazione della Commissione parlamentare antimafia . La relazione analizza il fenomeno emergente delle bande giovanili ormai sempre più diffuse e pericolosamente attive, soprattutto a Napoli, nella ricerca di un’ascesa criminale dentro i clan più strutturati. “Anche le camorre hanno mostrato un processo evolutivo verso una più accentuata vocazione imprenditoriale”.

Se in altre parti d’Italia – è scritto nel rapporto della Commissione – i reati dei minori sono prevalentemente legati al consumo e allo spaccio della droga, a Napoli, oltre la droga, si registrano rapine, scippi, estorsioni, uso di armi, omicidi e tentati omicidi. I vuoti di potere nei clan storici e strutturati, esito di un’efficace azione di contrasto, sono diventati un incentivo all’affermazione di nuove leve criminali sempre più giovani e sempre meno capaci di regolare la loro violenza su strategie di potere di lungo periodo”. Così, succede sempre più spesso che “agli eredi di sangue si affianca un esercito di minori, reclutati nei quartieri più degradati e tra le famiglie più povere, usati per confezionare dosi e spacciare la droga, addestrati al controllo del territorio. Quella della mafia che rispetta l’infanzia è una menzogna, che recenti e drammatici episodi in Calabria e Campania hanno dolorosamente confermato”.

 

   

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