Ci sarà la dannata tregua umanitaria in Siria: il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha adottato all’unanimità una risoluzione che per “almeno 30 giorni” dovrebbe far cessare i bombardamenti in tutto il paese, incluso il distretto ribelle di Ghuta. La tregua dovrebbe partire “senza problemi alcuni “.
Sono quasi 500 i civili uccisi in sette giorni di bombardamenti di aerei e aviazione governativa sulla Ghuta orientale, l’enclave controllata da gruppi ribelli nei pressi della capitale siriana Damasco. La risoluzione chiede inoltre di consentire l’invio “in sicurezza e senza ostacoli” di aiuti e l’evacuazione dei feriti e degli ammalati, e che venga posto fine all’assedio di “Ghouta Est, Yarmouk, Foua e Kefraya”. Per sostenere il regime di Assad, la Russia ha usato il suo diritto di veto per ben 9 volte al Consiglio di Sicurezza da quando è esplosa nel marzo 2011 la guerra in Siria. Il testo approvato prevede che il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres riferisca al Consiglio entro 15 giorni sul cessate il fuoco.Per sostenere il regime di Assad, la Russia ha usato il suo diritto di veto per ben 9 volte al Consiglio di Sicurezza da quando è esplosa nel marzo 2011 la guerra in Siria.
Il testo approvato prevede che il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres riferisca al Consiglio entro 15 giorni sul cessate il fuoco. In un’ulteriore concessione alla Russia la risoluzione chiarisce che la tregua non si applica alle operazioni contro gruppi come Isis e al-Qaeda, oltre ad “individui, gruppi ed entità” . Cio’ potenzialmente lascia libero il regime siriano di proseguire l’azione a Idlib, l’ultima provincia non controllata da Damasco e nelle mani dei jihadisti.