La piattaforma social, di Twitter finita insieme a Facebook e Google sotto i riflettori del Russiagate, alza l’allerta sui bot, i profili non gestiti da persone ma automatizzati, e sui tweet e i ‘mi piace’ che partono in automatico. Infatti la mossa ha provocato nelle ultime ore la scomparsa di diversi follower finti, generando una protesta soprattutto da parte di alcuni politici conservatori che hanno lanciato l’hashtag #TwitterLockOut riferendosi ad una sorta di epurazione.
“Gli strumenti di Twitter sono apolitici, applichiamo le nostre regole senza pregiudizi politici. Ogni giorno cerchiamo comportamenti sospetti che indicano attività automatizzate o , violazioni delle nostre norme”, si difende il social network. Lo scorso mese il social network ha rivelato l’esistenza sulla piattaforma di 50mila account legati alla propaganda russa, infatti ci sono 48 milioni di bot, appunto non persone, ma programmi che generano contenuti in automatico.