Marco Rossi-Doria nasce a Napoli nel 1954. Consegue un diploma negli studi classici e la la laurea presso la Pontificia Università Salesiana. Diventa poi insegnante elementare dal 1975 insegnando presso le scuole di Napoli, Roma, Trento, Parigi fino ad arrivare a Nairobi in Kenya e negli Stati Uniti.Primo maestro di strada, fonda a Napoli il progetto “Chance scuola pubblica di seconda occasione”. Per il ministro del lavoro e del Welfare ha partecipato alla commissione povertà, alla delegazione italiana dell’ ONU per l’applicazione della convenzione sui diritti dell’infanzia. Collabora a numerose testate giornalistiche tra cui “La Stampa”.
Candidato alla Camera per il Partito Democratico nel collegio uninominale di Napoli-San Lorenzo, Centro Storico- Chiaia, ieri presso il Run Comunication di Napoli era presente anche lui per la campagna elettorale e noi di Linkabile.it lo abbiamo intervistato:
Cosa propone per lo sviluppo sociale e per il lavoro?
“Penso che bisogna sviluppare le produzioni di beni e servizi in questa città che sotto sotto già produce tante cose. Bisogna metterla a sistema, avere più credito e più infrastrutture sociali che sostengono lo sviluppo in modo che possano giovare l’una per l’altra”
Essendo lei maestro e insegnante e vivendo a contatto con dei ragazzini, come possiamo identificare il fenomeno della violenza minorile e delle baby gang che ultimamente stanno tanto sconvolgendo la nostra città?
“Le Baby Gang sono un fenomeno molto pericoloso e nuovo che stiamo studiando a cui gli specialisti me compreso stanno dedicando tempo e si auspica che presto ci sarà l’avvio di politiche pubbliche che metteranno insieme sì la depressione ma sopratutto azioni di prossimità ai ragazzi che possano sostituire delle avventure tragiche violente e tremende con delle avventure positive. Ci vuole molto tempo e molto lavoro ma fortunatamente ci sono bravi educatori di territorio che possono attivarsi. Poi il fatto che la percentuale di violenza è leggermente più alta qui che in altre capitali è che qui regna l’illegalità tra cui la Camorra che non è solo quella di Gomorra ma anche quella dei Colletti Bianchi e quindi con questo lo sviluppo perde quello che è il suo essere, per cui bisognerà fare una lunga e tenace battaglia.”
Lei è maestro di strada prende i ragazzi da questa e li porta scuola: se dovesse essere eletto, cosa farebbe per i giovani studenti?
“Ci vogliono zone di educazione prioritaria che non si devono fermare al progetto, ma con la concentrazione dei fondi e delle istituzioni verranno aperti dei cantieri che permetteranno a questi ragazzi che non hanno studiato di recuperare per bene. Sarò molto presente per la scuola e per i giovani. Ci metteremo in cammino con le persone sin da subito.”
Enrico Esente