Stanotte dall’ 1:00 a circa le 6:00 (ora italiana) è andata in onda la cerimonia per l’assegnazione della statuetta più ambita del mondo del cinema, l’Oscar. Sempre e rigorosamente dal Dolby Theatre di Hollywood (Los Angeles) va in scena la 90^serata che conferisce l’Oscar ai nominati, i quali si sono contraddistinti nel corso dell’anno tra regia, recitazione, sonoro, trucco e fotografia. A presentare per il secondo anno di fila Jimmy Kimmel, quest’anno senza gaffe (durante la cerimonia dell’anno scorso sbagliò a leggere il nome del miglior attore protagonista) che inizia la serata facendo riferimento agli scandali di Weinstain, affrontando quindi il tema delle molestie sulle donne.
Il premio come miglior regia è andato a Guillermo Del Toro, regista messicano, con il film “The Shape of Water”– (La forma dell’acqua) che sottolinea ” Da ragazzino in Messico non avrei mai pensato di farcela e invece eccomi qua”. Il capolavoro politico di Del Toro aveva ottenuto 13 nomination, conquista la serata con 4 oscar tra cui miglior scenografia, miglior colonna sonora originale e miglior film.
L’Italia vince come miglior sceneggiatura non originale per il film “Chiamami con il tuo nome” grazie a James Ivory, 88 anni. il film è del regista Luca Guadagnino. Ivory ha adattato per il cinema il libro omonimo scritto da André Aciman. Il film è ambientato nel 1983, «da qualche parte nel nord Italia» e racconta una storia d’amore: è stato girato soprattutto a Crema ed è raccontato al presente. Il libro, del 2007, era ambientato in Liguria ed è un racconto al passato.
Gary Oldman vince il premio come miglior attore protagonista per la sua straordinaria interpretazione nei panni di Winston Churchill nel film “L’ora più buia”. L’attore quando sale sul palco al momento di ritirare la statuetta commosso dice “Ho vissuto negli Stati Uniti per molto tempo e devo ringraziare per le amicizie, la famiglia, la casa e ora un Oscar che questo paese mi ha dato. Dedica poi il premio alla mamma che è più vecchia dell’Oscar avendo 99 anni e ringraziandola per tutto il suo amore.
Frances McDormand vince il premio come miglior attrice per l’interpretazione in“Tre manifesti a Ebbing, Missouri” ringraziando prima la famiglia e poi sollecitando tutte le donne filmaker “Guardatevi intorno tutte noi abbiamo storie da raccontare e soldi da raccogliere per realizzarle ma non parlatene stasera ai party. Prendete appuntamenti in ufficio tra un paio di giorni”. Sempre nel medesimo film Sam Rockwell vince il premio come miglior attore non protagonista.
Trucco e Parrucco vanno all’ “Ora più buia” con Lucy Sibbick che infatti si è aggiudicato il premio per il miglior make up per lo straordinario lavoro che ha fatto per trasformare Oldman nel cancelliere Churchill. La statuetta è stata consegnata da Armie Hammer e Gal Gadot.
il premio come migliori costumi al film “Il filo nascosto” con Mark Bridges che si è aggiudicato la statuetta.
miglior documentario a“Icarus”grazie a una stupenda Mary.J.Blidge che ha cantato Mighty Rover con cui è candidata. Triplo premio per Dunkirk, il film bellico di Christopher Nolan sullo straordinario sforzo fatto per portare in salvo centinaia di migliaia di soldati britannici e francesi dalle spiagge francesi sotto l’attacco dei tedeschi. Miglior montaggio sonoro è andato a Alex Gibson e Richard King mentre Gregg Landaker, Gary A. Rizzo e Mark Weingartern sono stati premiati per il suono. Il film di Nolan ha vinto anche per il miglior montaggio di Lee Smith.
Miglior film straniero è il cileno Una donna fantastica del regista Sebastián Lelio, che ha per protagonista Marina una transgender la cui vita viene sconvolta quando l’uomo che lei ama muore improvvisamente. Allyson Janney vince il premio come miglior attrice non protagonista nel film sulla pattinatrice Tonya Harding.
il campione NBA Kobe Bryant vince insieme a Glean Keane il premio come miglior corto animato “Dear Basketball”. Il miglior lungometraggio animato è andato invece al capolavoro Pixar “Coco”
Il premio per la miglior sceneggiatura originale è andata all’horror politico del regista afroamericano Jordan Peele Get Out.
Enrico Esente