Dopo un dedalo di mostre in diversi spazi pubblici e privati, la Gangheri decide di pubblicare un libro che sia memoria della sua ricerca esaltando il dono immenso del Di-segno come mezzo per fotografare l’ infinito della natura umana.
Le matrici pittoriche della sua opera, sono così immedesimate con la sua esperienza umana che la fruizione del suo lavoro è consentita solo a chi tenga presente la vita esistenziale e creativa dell’autore.
Durante la presentazione dell’elegante libro saranno esposte un corpus di circa 30 disegni di piccolo formato realizzati a penna su carta che rimarranno in mostra fino al 22 marzo 2018. Simona Zamparelli, sul suo conto scrive: “Lucia Gangheri ha realizzato un corpus di lavori frutto della sperimentazione di sé stessa attraverso il simbolo esemplare della vita, della nascita, del mistero riflesso di una porzione di realtà svelata solo attraverso l’estetica […] Gangheri, intende donare la bellezza, la purezza, la sessualità, attraverso i suoi fiori, “vagine dilatate”, talvolta contenitori di yin e yang”.
L’artista, invece, parlando della sua opera osa dire che: “Come l’acqua che agita i miei pensieri ogni piccola onda prende forma e dalla parte più profonda della mia mente, la mano senza intoppo fluida e senza meta, si muove ondeggiando, seguendo il lieve scorrere del mio pensiero e il segno come un fiore si dischiude. Ogni segno come un petalo si apre e prende forma più svariata e tratto dopo tratto il segno si dichiara. Parla della sua volontà e del suo essere al di qua di questo spazio-tempo relativo e contemporaneamente è nel suo spazio-tempo non relativo”.
La vita umana viene vista come un segno che si conclude, non prima di avere una sua forma. L’appuntamento è per domani alle ore 17.00, presso la Sala Mattia Preti dell’Istituto degli Studi Filosofici di Palazzo Serra di Cassano, a Napoli, dove sarà presentato il libro d’artista “Di-Segnare” di Lucia Gangheri edito da EffEErrE con uno scritto filosofico di Simona Zamparelli.