Cultura

Napoli accoglie i “Continents Noirs” nella settimana della Francofonia. Si porta il continente africano al centro del mondo

Esiste una settimana che si celebra in tutto il mondo e che raggruppa tutto il mondo è la Settimana della Francofonia , dal 1990. Infatti, i Francofoni di tutti i continenti festeggiano questa ricorrenza proponendo conferenze, letture, eventi e spettacoli che possano rappresentare e valorizzare la lingua e la cultura francofona. In questa occasione, martedì 27 marzo, presso l’Institut Français Napoli, si vedranno i “Continents Noirs”, ovvero  Théo AnanissohGaston-Paul EffaMamadou Mahmoud N’Dongo e Gaël Octavia, quattro voci originarie del Togo, Camerun, Senegal e della Martinica, insieme a Jean-Noël Schifano  che guideranno  il pubblico alla scoperta di mondi letterari nascosti e continenti lontani, con storie di terre straordinarie, di pregiudizi razziali, racconti di donne, di oppressi, di un’Africa lontana e mitizzata, testimonianze di cambiamenti epocali e esperienze migratorie, narrazioni di contraddizioni e vitalità di culture a noi apparentemente distanti ma quanto mai vicini, perchè infondo siamo tutti migranti di terre o, semplicemente, dell’anima .

L’idea risale al 1999, quando Antoine Gallimard e Jean-Noël Schifano, in viaggio da Parigi a Libreville, capitale del Gabon, immaginano di raccogliere sotto un unico segno opere che si riferiscono ad un’origine ed ispirazione comuni: l’Africa, una terra apparentemente lontana, povera, ma che unisce perchè non rende le diversità. Jean-Noël Schifano a tal proposito dichiara:” scrittori caleidoscopici, così potentemente creativi e ribelli, dal realismo barocco, che mordono la nostra realtà ibrida e in movimento, in un mondo che vorrebbe globalizzare e appiattire anche le scritture. Grazie a loro si è consolidato o rivelato questo “desiderio d’Africa”, questo desiderio di leggere il mondo e i suoi continenti nascosti, sotto una strato di laterite, desiderio che Ahmadou Kourouma una sera, di fronte a un vasto pubblico riunito a Parigi alla Maison de l’Amérique latine – libri in mano – ci ha trasmesso al punto da non voler più lasciare il microfono.”  Appunto, questi scrittori raccontano il mondo africano, raccontano tutto il mondo, perchè tutti la desideriamo essendo una terra povera, ma generosa, una tera misteriosa e sacra.

 

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