Giorni importanti per il governo italiano. Le ultime consultazioni si arricchiscono di nuove schermaglie e infatti molto accesi sono i dialoghi e le discussioni che porteranno un dei due partiti in testa al panorama governativo italiano. Guerra di posizione ma nello stesso tempo anche un’asse che potrebbe svilupparsi tra i due stessi partiti di punta.
Il Leader della Lega, Matteo Salvini, chiarisce che il suo partito non sarà il coordinato di nessuno e non rinuncia alla presidenza del governo, titolo che si sta contendendo con Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 stelle. Di Maio spiega di convergenze molto importanti a destra e a sinistra.
Anche da Lega, FI e Leu arriva un giudizio positivo sugli incontri che, tuttavia, si inseriscono in una nuova giornata di scontro tra Salvini e Di Maio. E’ il primo a lanciare il sasso rilanciando il tweet di un’intervista in cui il Dem Michele Anzaldi è durissimo sul reddito di cittadinanza, bollandolo come “mera propaganda non mantenuta”. Il retweet di Salvini spiazza un po’ il M5S. Di Maio riunisce i suoi a pranzo per fare il punto e Alfonso Bonafede precisa che il reddito di cittadinanza è una misura diversa da quello universale, al momento non percorribile. “Lo sanno tutti tranne Anzaldi, e il reddito di cittadinanza si farà”, spiega il deputato M5S.
Di Maio inoltre spiega: “Parlano i numeri. Basta premier non votati da nessuno o ancora peggio premier che hanno perso”, Salvini però rivendica il suo partito come movimento di coalizione più votato, ricordando infatti che il centro destra ha avuto la maggioranza nelle elezioni del 4 marzo. “I due si vedranno, bisogna capire come arrivarci”, spiegano dal M5S in vista del vertice, che potrebbe avvenire tra martedì e mercoledì.
Enrico Esente