“A leggere i dati sull’andamento della spesa snocciolati dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, non fa oramai più notizia che la Campania precipiti sempre più in basso nei pagamenti dei Programmi di sviluppo rurale. Un paradosso, se solo si calcola che il Psr Campania 2014-2020 sia secondo in Italia per budget, con 1812,5 milioni di euro da spendere entro il 2023. Ebbene, al 31 gennaio scorso, Agea stima che di quella cifra la Campania abbia impegnato appena il 6,62%. Numeri che certificano l’ennesimo fallimento del governatore De Luca e del suo consigliere all’Agricoltura, Franco Alfieri. Di quest’ultimo speravamo di essercene liberati, ma le sue straordinarie doti di incapacità da un lato ne hanno decretato la bruciante sconfitta alle politiche, dall’altro ne hanno determinato il ritorno sulla poltrona di consigliere del governatore. De Luca era in compagnia proprio del fido Alfieri quando pronunciò la sua ultima bugia. Era il 7 dicembre scorso quando annunciò che entro la fine del 2017 avrebbe impegnato 150 milioni di euro delle risorse per i Prs e che per l’anno successivo avrebbe pagato il 100% del miliardo e 800 milioni disponibili. Annunci superati da due notizie distanti anni luce da quegli intendimenti. La prima, che la Regione Campania ha disposto una nuova proroga dei termini di presentazione delle domande di sostegno per le misure del Psr. La seconda, che dagli ultimi dati rendicontati a Bruxelles, risulta che la spesa pubblica dal Psr Campania tra il 1 dicembre 2017 ed il 31 gennaio 2018 ammonta a poco più di 12,1 milioni di euro. Praticamente meno del 10% di quanto De Luca prometteva di pagare”. E’ quanto denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Michele Cammarano.
“Le proroghe – sottolinea Cammarano – testimoniano l’inefficienza della programmazione. In Puglia hanno fatto ricorso al Tar contro le proroghe che, protratte a lungo, possono avere profili di illegittimità. Un rischio che oggi corre anche la Campania”