“Sono certo che c’è una seconda edizione di tutto quello che è stato lo sforzo della Russia nel 2016, ci stanno lavorando. E sono certo che ci sono nuove tattiche che dobbiamo essere sicuri di individuare e fronteggiare” così ammette il fondatore e Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, afermando ancora che: “Sono responsabile di quello che è successo, abbiamo commesso errori, c’è ancora molto da fare. Abbiamo la responsabilità di proteggere le vostre informazioni, abbiamo la responsabilità di proteggere i vostri dati, e se non riusciamo a farlo non meritiamo di essere al vostro servizio.Facebook sta lavorando per capire esattamente cosa è successo e assicurarsi che non accada mai più. La buona notizia è che molte misure per prevenire tutto questo sono state già prese anni fa. E’ stato un mio errore e mi scuso. Ho fondato Facebook, lo gestisco e sono responsabile per ciò che vi accade“, così sottolineando in primo luogo la sua più stretta e personale responsabilità negli errori commessi.
I media Usa hanno diffuso il testo della testimonianza con cui il fondatore di Facebook vuole aprire il suo intervento, che inizia dall’ammissione di aver praticato degli errori, con le relative scuse e assunzione di responsabilità, per continuare con una dettagliata descrizione dal punto di vista del Ceo di Facbook su come si è giunti a questo punto, sia sul fronte del caso Cambridge Analytica sia su quello delle interferenze russe nelle elezioni Usa.
Per entrambi le parti , Zuckerberg procederà volendo analizzare, punto per punto come Facebook intende intervenire da ora in avanti.
Le audizioni saranno trasmesse in streaming sui siti delle Commissioni interessate.