“Rafforzare ulteriormente i controlli, attraverso specifiche intese con le Regioni che prevedano forme stabili di coordinamento tra le attività delle Asl e quelle in capo all’Ispettorato del lavoro ed anche attraverso l’assunzione di nuovo personale ispettivo”. Così il ministero del Lavoro in una nota al termine dell’incontro sulla sicurezza, dopo gli incidenti mortali delle ultime settimane. Il potenziamento della vigilanza è indicato, quindi, come una delle “azioni concrete” da portare avanti. Infine l’ultimo tassello è quello previdenziale, perché lavoratori troppo anziani hanno spesso problemi fisici, e mettono più facilmente a rischio la propria incolumità. «L’anticipo pensionistico» concludono i sindacati «va adeguato alle specificità del settore. Oggi troppi lavoratori anziani vengono esclusi perché carenti di continuità lavorativa, ma chi opera nei cantieri va sempre incontro a periodi di inattività». La regola di fondo dev’essere semplice: «Ci sono migliaia di lavoratori edili che a più di 60 si arrampicano ancora sulle impalcature. A loro va garantita la possibilità di andare in pensione».
