I carabinieri forestali di Benevento e la Capitaneria di Porto di Torre del Greco, nel napoletano, hanno messo sotto sequestro gli impianti di scarico urbani di sei comuni sanniti attraverso i quali , secondo gli inquirenti , acque reflue non depurate finivano direttamente nei fiumi Isclero, Calore e Sabato della provincia di Benevento. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Benevento su richiesta della Procura. Delle presunte catastrofi ambientali nella zona sono accusati i sindaci di Benevento, Forchia, Airola, Limatola, Torrecuso e Castelpoto. Secondo i pm “per colpa veniva cagionato abusivamente un deterioramento significativo e misurabile dei fiumi nei tratti di interesse dei comuni, così determinando la modifica dell’originaria consistenza della matrice ambientale dei fiumi del bacino idrografico sannita e uno squilibrio strutturale caratterizzato da un decadimento di stato o di qualità ecologico tale da impedire l’uso per il quale i corsi d’acqua sono destinati“.I depuratori urbani non funzionanti sono stati comunque affidati alle amministrazioni locali perchè vengano utilizzati.
Secondo gli inquirenti, le amministrazioni locali non avrebbero adottato le misure necessarie per impedire che venissero immessi nei fiumi sostanze e reflui inquinanti in concentrazioni superiori ai livelli consentiti. Già nell’indagine conclusa nel 2012 furono censiti numerosi scarichi urbani non depuranti che avevano alterato gravemente lo stato di salute dei fiumi Isclero, Sabato e Calore, ma da allora non sono stati adottati provvedimenti adeguati per risanare l’ambiente e le acque utilizzate anche nelle attività agricole dell’area.