Non rallenta la tensione fra Russia e Stati Uniti sulla Siria, dopo l’attacco con il gas a Duma e le minacce nascoste o palesi tra le due superpotenze. Donald Trump richiama Mosca, “i missili arriveranno. La Russia si prepari’.Trump col suo primo tweet si riferisce a varie dichiarazioni di esponenti di alto rango russi, che avevamo affermato che Mosca avrebbe risposto a un eventuale attacco americano. A dirlo era stato nel particolare l’ambasciatore russo in Libano, Alexander Zasypkin parlando alla tv libanese al-Manar: “Se ci sarà un raid degli americani, in linea con quanto hanno detto Putin e Gerasimov (il capo di stato maggiore russo, ndr) i missili e i lanciatori da cui sono partiti saranno abbattuti. Dovremmo escludere uno scontro, quindi siamo pronti a negoziati”.
L’Ap riferisce che Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna stanno accordandosi per una possibile risposta militare univoca in Siria entro il fine settimana. Mentre la premier Theresa May ha detto che la Gran Bretagna lavorerà con i suoi “più stretti alleati” per valutare in che modo i responsabili dell’ultimo attacco in Siria possono essere tenuti a renderne conto. Intanto a Russia ha annunciato che da domani la sua “polizia militare” sarà schierata a Duma, la città siriana che si ritiene sia stata colpita da un attacco con armi chimiche, per garantire “ordine e sicurezza”. “Il governo Usa – si apprende in serata da fonti parlamentari – ha dato la disponibilità a riferire sulla situazione in Siria. La possibile data per l’informativa, spiegano, è ancora da definire”. “Sulla risposta all’attacco chimico in Siria – ha detto la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders – proseguono i contatti e le valutazioni tra gli Stati Uniti e gli alleati”