Le carceri napoletane e i paesi africani sono le “croci” del nuovo millennio. Storie che si incrociano con in mezzo gli ultimi degli ultimi, emarginati dalla nostra società e abbandonati dalle società occidentali.
Gli istituti di pena in Italia, come è noto, vivono da anni un grande periodo di difficoltà: molto affollate, con istituti vecchi ed in alcuni casi in pessime condizioni igienico-sanitarie e con situazioni di detenzione che vanno peggiorando.
«Abbiamo iniziato, tempo fa, – ha detto Lidia Ronghi – un percorso con le tossicodipendenti, che sono le ultime delle ultime. Tra i tanti corsi che abbiamo messo in campo ci sono quelli sartoriali, sempre con l’obiettivo di un reinserimento nella società, dove le ragazze si ritroveranno sempre come le ultime. Almeno nell’istituto penitenziario si è tutti uguali».
“Il vangelo dietro le sbarre” è il racconto di uomini e donne presenti tra i detenuti di Poggioreale. «La nostra esperienza in carcere – ha dichiarato lo scrittore del libro, Antonio Spagnoli – è stata significativa. Abbiamo coinvolto i ragazzi anche con colloqui individuali e catechesi per fargli avere un confronto con esperienze diverse da quelle carcerarie. Il libro è un insieme di racconti di storie vissute».
A Napoli, però, una luce per i più deboli c’è: la “Casa di Tonia” voluta dal cardinale Crescenzio Sepe. È un centro accoglienza e di solidarietà dove trovano aiuto le ragazze madri o le famiglie che non arrivano a fine mese. Si accolgono le richiese dei più poveri per dare sollievo.
Dal Sud Italia all’Africa il passo è breve, specie se con l’associazione Africa Mission. «L’anno scorso sono stata in Uganda – ha raccontato Sara Lampariello – tre settimane, a dare il mio aiuto a chi è nato senza nulla. È stata l’esperienza più bella della mia vita. L’associazione si occupa di costruzione pozzi d’acqua nelle immediate vicinanze dei villaggi, di costruzione di scuole, di alloggi e di ospedali. Noi abbiamo portato un sorriso a bimbi che non hanno nulla ed in cambio ho imparato il valore delle piccole cose, dei gesti, della vita».