Una bimba di appena due anni è stata uccisa. Era curda e viaggiava su u furgone insieme ad altri migranti, la polizia l’ha inseguita e le ha tolto la vita freddandola con un colpo d’arma da fuoco, la piccola è morta in ambulanza, durante il trasporto in ospedale. Secondo alcune ricostruzioni, i fuggitivi avrebbero mostrato una bambina piccola dal furgone, per dissuadere la polizia dal proseguire nell’inseguimento.
All’interno del furgone sono stati trovati, in tutto, 26 adulti e quattro bambini. Stando ad informazioni raccolte dalla DH, i colpi di arma da fuoco sarebbero stati sparati da una pattuglia della polizia di Mons. Gli occupanti del furgone sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e sul caso è stata aperta un’inchiesta per omicidio volontario, ribellione armata, e tratta di esseri umani, ha indicato la procura di Tournai.”L’autopsia ha stabilito che la causa della morte è stata una pallottola che l’ha colpita sulla guancia”, ha dichiarato il primo sostituto procuratore di Mons. Il procuratore però non si sbilancia sulla fonte del proiettile: “Dobbiamo prima confrontare i risultati”. La polizia aveva aperto il fuoco sul furgone che non si era fermato all’alt, innescando così un inseguimento tra Namur e Maisie’res, un sobborgo di Mons, a sud-ovest di Bruxelles. “Un tragico evento con conseguenze drammatiche. L’indagine è in corso”, ha twittato con queste parole il ministro dell’Interno belga Jan Jambon. Una bimba piccola perde la vita, per mano degli uomini e ciò deve far riflettere per andare oltre il velo dell’ipocrisia, oltre le leggi degli uomini, i muri, le diversità, la violenza che non si ferma neanche davanti all’innocenza di chi non ha colpe per vivere nel mondo sbagliato.