Ha da poco sposato il principe Harry, e diventata Duchessa del Sussex, ha voluto varcare la prima navata della St. George’s Chapel, da sola, da vera femminista, insegnando che la donna non è un “pacco” da consegnare all’altare nelle mani dello sposo, ma è altro. Meghan Markle, conosciuta come protagonista della serie tv Suits, è prima di tutto un’ attivista sempre in prima linea, che lotta per i diritti delle donne,la prima volta che l’ex attrice ha protestato per i diritti delle donne aveva soltanto 11 anni. Scrisse alla multinazionale Procter&Gamble per lamentarsi delle pubblicità sessiste dei detersivi: a lavare i piatti era sempre una femmina e la cosa non le andava affatto giù. Tanto che Meghan Markle mandò una lettera anche a Hillary Clinton.Negli Anni ’90, poi, si iscrisse ad alcuni organizzazioni femministe, e anche il suo discorso sull’uguaglianza di genere tenuto all’Onu nel 2015 in occasione della Giornata Internazionale della Donna viene regolarmente riproposto come esempio al suo liceo l’Immaculate Hearth di Los Angeles. Meghan è diventata un’attivista a seguito dei racconti dello zio Joseph del razzismo subito dalla sua famiglia e dopo che sua madre venne apostrofata davanti a lei come ‘negra’ per non aver liberato troppo in fretta un parcheggio. Infatti Meghan , discende dagli schiavi delle piantagioni di cotone, era una discendente degli schiavi che ha sposato un bianco della Pennsylvania, Thomas Wayne Markle. Le sue origini rivelano la tenacia a difendere i diritti delle minoranze, delle donne, delle discriminazioni di genere, lottando insieme ai più deboli. Ma non è tutto, la Merkle, aveva un amore per Diana, vedendo in lei suo modello di filantropia. E ancora la suo matrimonio, non ha promesso ad Harry obbedienza ma amore, rispetto, protezione seguendo la tradizione solo nella tiara e nello strascico e nell’auto, poi è rimasta fedele a se stessa, non facendosi travolgere ma rimanendo fedele ai propri ideali femministi e umanitari, portando un vento di rivoluzione appena iniziata, a corte.