Tutto inizia nel lontano 1998 dopo una lunga serie di test psicoattitudinali…
170 lavoratori vengono inseriti nell’organico di Ipercoop Avellino che apre il 14 luglio dello stesso anno.
Da allora, milioni di persone hanno visitato l’ipermercato che per l’intero territorio provinciale ha rappresentato il fiore all’occhiello del commercio in termini di qualità e vastità di offerta. Ma la grave crisi economica che ha investito il nostro Paese non poteva non avere gravi ripercussioni anche qui in Irpinia e all’interno della nostra azienda.
La crisi si fa sentire sugli stessi lavoratori che, pur di mantenere il loro posto di lavoro e di evitare l’abbandono di Unicoop Tirreno rinunciano ai propri scatti di anzianità, agli straordinari, alle ore di lavoro e ad ogni tipo di benefits maturato nel tempo, fino all’applicazione del contratto di solidarietà e il trattamento di cassa integrazione con la nascita di Coop Alleanza 3.0 nel 2016.
I dipendenti però non smettono di crederci e continuano a lavorare, nonostante i turni spezzati e massacranti, le domeniche in orario ordinario, i festivi imposti.
Ma va bene tutto basta che si lavori!
Poi a dicembre 2017 inizia a diffondersi la notizia che Alleanza 3.0 avrebbe intenzione di cedere la proprietà del punto vendita di Avellino a causa delle continue e non più sostenibili perdite. Lo scorso 9 maggio il quadro diventa più chiaro ma soprattutto ulteriormente scoraggiante per tutti noi e le nostre famiglie: Alleanza 3.0 dichiara di avere in corso una trattativa con AZ S.p.a.
È dal 10 maggio che siamo in sciopero ad oltranza per tutelare il nostro lavoro, la nostra dignità, i nostri diritti. Non ci servono passerelle in occasioni delle Elezioni! film già visti nel tempo! Noi chiediamo ciò che nostro e ci spetta di diritto chiediamo di continuare a lavorare nel nostro territorio e nella nostra azienda. Non siamo merce di scambio. Siamo 138 lavoratori che amiamo il nostro lavoro e lo speriamo …
Mario Melchionna