In una nota l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), ha comunicato che l’Iran si attiene ancora all’accordo sul nucleare. Questa è quanto confermato, ciò arriva a poche settimane dalla decisione del presidente statunitense, Donald Trump, di ritirarsi unilateralmente dall’intesa siglata nel 2015. L’Iran, stando a quanto riferito dall’Aiea, ha rispettato quanto concordato. pertanto, l’arricchimento dell’uranio sarebbe proseguito sotto la soglia consentita. Questo è quanto si apprende dall’ultimo rapporto dell’agenzia, pubblicato ieri e relativo al primo trimestre del 2018, Secondo gli accordi intercorsi, l’Iran può utilizzare la tecnologia atomica a scopi civili. Il direttore generale dell’agenzia internazionale, Yukiya Amano, ha chiesto che l’Iran «conceda presto agli ispettori di accedere ai siti, come del resto è avvenuto senza ostacoli in passato». L’accordo del 2015, prevede un limite all’arricchimento dell’uranio fino al 2025, mentre i controlli degli ispettori internazionali dovrebbero durare fino al 2040. Gli Stati Uniti, anno diramato una nota ufficiale dove dichiarano i motivi per cui sono usciti trattato perche non era sufficientemente ampio e che dovevano essere irrigiditi i criteri delle ispezioni e dei controlli. Inoltre, Washington chiede un’estensione dell’accordo al programma missilistico iraniano. Ecco come si presenta il piano politico, Russia e Francia si sono dette pronte a sostenere l’intesa con Teheran nonostante l’uscita di Washington. «Se l’accordo sul nucleare iraniano non dovesse essere preservato, potrebbero esserci conseguenze spiacevoli» ha dichiarato ieri il presidente russo, Vladimir Putin, dopo l’incontro a San Pietroburgo con il suo omologo francese, Emmanuel Macron. Putin, ha inoltre sottolineato di «apprezzare gli sforzi dell’Europa per mantenere l’intesa». Il presidente francese Macron, dal canto suo, ha ribadito che la Francia e la Russia condividono l’opinione che l’accordo vada mantenuto nonostante gli Stati Uniti si siano ritirati.
Raffaele Fattopace