Hanno scelto la data del 25 Aprile come simbolo di Resistenza.
Gli abitanti dei paesi di Chiaiano, Mugnano e Marano tornano a far sentire la propria voce in difesa del proprio territorio, con una marcia pacifica, attraverso le proprie strade. Erano scesi in piazza già il 29 marzo, oltre 5 mila persone. Si sono ritrovati per ribadire la loro posizione.
Oltre 1000 i partigiani, pardon, cittadini che, ieri mattina, hanno sfilato in corteo, nel giorno della Liberazione, verso il fondo confiscato alla camorra “Selva Lacandona” al coro di “Bella Ciao”.
Puntano il dito contro l’apertura di una nuova discarica nel loro territorio, precisamente nel Parco delle Colline, già ampiamente colpito in passato da vicende simili, inoltre, richiamano l’attenzione anche contro la mancata bonifica della cava del Poligono. Si è cominciato alle ore 11 con una marcia fin sopra le colline del Parco, dove ci sono gli scavi degli interramenti di rifiuti pericolosi, così come i terreni di tanti agricoltori. Sono giunti alla “Selva Lacandona” in segno di riappropriazione di una comunità stufa di delegare la difesa del proprio territorio.
Nessuno scontro con le forze dell’ordine, la manifestazione si è svolta in un clima assolutamente pacifico.
Così come i Partigiani lottarono al fine di liberare l’Italia dall’invasore nazista, allo stesso modo, gli abitanti delle zone interessate combattono oggi per liberare i propri paesi dalla malavita organizzata, dall’inquinamento dei loro terreni, dalla possibilità di vedersi, ancora una volta, colpiti dalle stesse amministrazioni.